Il Times "boccia" le Università italiane. Perugia nemmeno tra le prime 400
di Armando Allegretti
PERUGIA - Il ‘Times’ boccia le universita’ italiane. Nessuno tra gli atenei italiani infatti si è piazzato tra le prime duecento posizioni (c'è solo Bologna al 226mo posto) nella classifica 2011 del ‘Times Higher Education’, il supplemento del quotidiano dedicato all’alta formazione.
LA CLASSIFICA – Nella graduatoria, che mette in fila le prime 400 Università del mondo valutate in base a qualità di ricerca e docenza, prestigio delle pubblicazioni scientifiche, internazionalizzazione e innovazione, compaiono in ogni caso 14 atenei italiani: Bologna, Statale di Milano, Milano Bicocca, Padova e Trieste, tra la 226esima e la 250esima posizione; Trento tra le 276esima e la 300esima posizione; Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Pisa, Politecnico di Milano, Sapienza di Roma oltre quota 300; Bari, Politecnico di Torino e Università del Salento tra la 351esima e la 400esima posizione.
E Perugia? Nemmeno tra le prime 400.
In testa alla classifica c'è’ il California Institute of Technology, seguito da Harvard e Stanford. Quarto posto a Oxford, quinto per Princeton, sesto per Cambridge, settimo per il Mit e ottavo, nono e decimo rispettivamente per Imperial College di Londra, Chicago e Berkeley.
Phil Baty, l'editorialista di Times HigherEd scrive che "pur avendo alcune tra le più antiche e famose università nel mondo, è evidente il fallimento dell'Italia che non ha nessuna università tra le prime 200. E' una vera vergogna - continua Phil - e dovrebbe interessare molto seriamente il governo italiano". "Le università italiane non riescono a competere nel mercato globale - continua durissimo l'editorialista del Times - , soffrono di arcaici sistemi di gestione delle risorse umane, di gravi forme di under-investment. Riforme e investimenti in denaro sono assolutamente necessari se l'Italia vuole avere un ruolo serio nell'economia della conoscenza".
Ennesima stoccata della stampa inglese al nostro governo, gli inglesi dicono che è una vergogna, di sicuro è un peccato, e il futuro degli studenti diventa ancora più nero.
Sabato
08/10/11
07:30
Se fossi un direttore di giornale questa la metterei come prima notizia, perché non è una qualsiasi delle miriadi di classifiche che sfornano ogni giorno.
La conoscenza è l'unica strada e l'unica idea di futuro a cui possiamo attaccarci oggi.
L'immagine che ne esce dell'ateneo perugino è preoccupante e desolante. Sembrano rimaste solo le mura ed una bella idea di ciò che è stata. Poi è stata abbandonata da tutti, tanto c'è che bisogna fargli?
Formare conoscenza, permettere a giovani di fare ricerca, credo che sia un compito fondamentale di ogni collettività.
Se perdiamo anche questa bussola non abbiamo alcuna change per il futuro, poiché viviamo nel passato.