“Presentare me, che sono stato sempre accusato di essere l`antiberlusconiano per eccellenza, come colui che vuole fare un favore a Berlusconi mi sembra una sparata grossa. Il rischio adesso è che le politiche di Berlusconi vincano, ma sotto un`altra maschera, quella di Monti. Allora, la questione non è fare un favore a Berlusconi ma non farlo a Monti. Come il Pd sta facendo in maniera irresponsabile”. È quanto afferma, in un’intervista al settimanale ‘Left’, il leader di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia.

“Non avevamo preso in considerazione la desistenza, avevamo deciso – prosegue – di aprire un confronto, ma il Pd non ci ha dato garanzie: non ha escluso la possibilità di fare accordi con Monti. Era l`unica condizione da noi posta. Dal Partito democratico, invece, sono solo arrivati segnali in direzione opposta. Noi siamo alternativi al montismo e non avremmo potuto favorire un partito, il Pd, che alternativo non è. L`unico voto utile per impedire l'intesa tra Monti e il Pd è Rivoluzione civile”.

“Capisco la difficoltà in cui si trova Vendola: stretto  tra la storia di Sel, in molti punti coincidente con Rivoluzione civile, e l`abbraccio mortale verso Monti. Il governatore ha provato a volte a puntare i piedi con Bersani, e lo sforzo va apprezzato. Ma visti i rapporti di forza tra Sel e il Pd, gli appelli di Vendola sono destinati a cadere nel vuoto. E allora lo faccio io un appello al leader di Sel: tirati fuori dalla coalizione – conclude Ingroia –  perché rischi di rimanere stritolato in una contraddizione insanabile”.

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