Rivoluzione civile è prossima alla soglia dell’8% (mancherebbe un misero 0,5%) necessaria per partecipare alla spartizione dei seggi per il Senato: un leggerissimo travaso di voti dal centrosinistra alla lista di Ingroia, mentre non intaccherebbe il bottino riservato allo schieramento politico vincente, toglierebbe un senatore al duo Monti-Berlusconi.

Perugia – la “matematica elettorale” evocata da Bersani per giustificare il suo appello al “voto utile” si ritorce in Umbria ai danni dello schieramento di centrosinistra: e sì, perché, stando almeno alle ultime rilevazioni Ipsos sulle tendenze di voto nella nostra regione rese note da il Giornale dell’Umbria, Rivoluzione civile, la formazione di sinistra guidata da Ingroia viene data al Senato al 7,5%, vale a dire ad un soffio (appena lo 0,5%) dalla soglia truffaldina dell’8% che il porcellum richiede alle forze politiche per partecipare alla spartizione dei seggi per Palazzo Madama assegnati alle singole regioni.

Ora, stando sempre alla bersaniana “matematica elettorale”, se si verificasse un leggero travaso di voti dal centrosinistra (dato complessivamente al 44,9%) a favore di Rivoluzione Civile le cose potrebbero paradossalmente cambiare in meglio per lo stesso schieramento che viene dato largamente vincente, visto che il centrodestra sarebbe attualmente assai distanziato al 23%: infatti Pd-Sel e C.D. manterrebbero di gran lunga la maggioranza facendo il pieno dei seggi riservati allo schieramento vincente, mentre la ormai folta pattuglia ingroiana andrebbe a toglierne uno alla coppia Monti-Berlusconi. Senza contare poi l’effetto benefico che produrrebbe per il Paese, e per la nostra regione in particolare, la presenza a Palazzo Madama di un esponente umbro della sinistra in grado di far valere le istanze dei ceti sociali più disagiati.

Questa è matematica, signori!

Eugenio Pierucci

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