Presentato il libro "L'Umbria in Porchetta"
IL TEMPO NON PASSA PER SUA MAESTÀ LA PORCHETTA. IN UN LIBRO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DELL’UMBRIA TRADIZIONI E SAPORI, TERRITORIO E SAPERI DI IERI E DI OGGI. UN PRODOTTO CHE VIENE DA LONTANO, CHE GUARDA LONTANO E CHE È INTRAMONTABILE
Presentato il nuovo volume (“L’Umbria in Porchetta – Una regione e i suoi profumi tra tradizione e sapori, territorio e saperi”) della collana curata da Promocamera ed edita dall’Ente Camerale umbro. Un prodotto che affonda le sue radici nell’antichità, che ha lasciato tracce anche nell’arte e che evolve senza mai tradire la sua tradizione e la sua storia. Nel volume c’è davvero tutto quello che c’è da sapere sulla porchetta e sul suo stretto legame con l’Umbria, con un corredo fotografico d’eccellenza. Sono intervenuti tra gli altri Giorgio Mencaroni, Presidente dell’Ente Camerale, Gilberto Santucci, Autore dei testi, e Antonio Andreani, Docente di Antropologia degli Alimenti. Il libro è in cartaceo ma anche scaricabile on-line dal sito Tipicamente Umbria (www.tipicamenteumbria.it)
Un omaggio a “Sua Maestà”
Un omaggio a un prodotto una volta considerato cibo ‘povero’ ma che oggi è diventato cibo da gourmet, con abbinamenti a bevande come vino e birra e cibi, in un arricchimento continuo che esalta le sue proprietà. Un cibo amato nei secoli da tutti, che si è trasformato – si pensi al processo di industrializzazione – ma restando sempre strettamente collegato con la sua storia e la sua tradizione.
Un libro ricco di informazioni, storia, arte, ricette, curiosità, oltreché dotato di un corredo fotografico bello e significativo .
La porchetta è uno dei prodotti più legati alla tradizione dell'Umbria; un piatto povero e gustoso, che si apprezza a temperatura ambiente e che, forse proprio per questo, anno dopo anno si è affermato come street food, fino a varcare i confini regionali e diventando piatto gourmet. Legata a questa produzione, si è nel tempo costruita una vera e propria filiera, che in Umbria possiamo definire a chilometro zero, capace di attirare l'attenzione della stampa nazionale ed internazionale, quasi che il sapore della porchetta sia in grado di raccontare il nostro territorio e la nostra convivialità semplice, ma di sostanza. Ma la porchetta non è solo un piatto di maiale cotto e condito in modo saporito, è anche una tecnica, un modo di cucinare gustoso delle nostre campagne, pensiamo al coniglio o alla carpa in porchetta, il cui denominatore comune è il misto di spezie e aromi agresti. Per questo si è voluto intitolare la pubblicazione ‘L'Umbria in Porchetta’, in cui non solo esaltare il prodotto, ma anche trasmettere ai più curiosi ricette capaci di rievocare la cultura gastronomica umbra.
Le Dichiarazioni
- “La porchetta – ha detto il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – è un alimento che si accompagna alla nostra storia ed un modo di raccontare il nostro mondo. È anche una modalità di fare festa, basta offrire un panino con la porchetta e si crea subito un'atmosfera allegra e rilassata. Ma la porchetta non è solo un piatto di maiale condito in modo saporito. Ha origini antiche, che nel libro vengono ben evidenziate anche con riferimenti lasciati nella storia dell’arte, che rivivono ancora oggi pur nel processo di parziale industrializzazione della produzione. Strettamente legata all’Umbria e alla sua storia, la porchetta è certamente un veicolo di promozione della regione. Anche all’estero conoscono la nostra porchetta, la sua qualità tutta particolare, le sue caratteristiche peculiari. Non poteva certo mancare nella collana, curata dalla nostra Azienda speciale ‘Promocamera’, dedicata alle eccellenze agroalimentari dell’Umbria”.
- “In questo libro – ha affermato Gilberto Santucci, Autore dei testi – c’è davvero tutto quello che c’è da sapere sulla porchetta umbra. Un viaggio nella bella Umbria alla ricerca di questo gusto, che profuma la quotidianità e i ritmi dei nostri centri abitati e delle nostre campagne. Un prodotto di ieri e di oggi, che trova una crescente attenzione anche all’estero e che va valorizzato in tutti i suoi aspetti, da quelli strettamente culinari a quelli storici, antropologici e culturali. Perché la porchetta c’era, c’è e ci sarà sempre, evolvendo ma allo stesso tempo restando sempre se stessa”.
“Nel volume – ha evidenziato Antonio Andreani, Docente di Antropologia degli Alimenti – dimostra non solo come della porchetta non si era detto tutto, come erroneamente si crede, ma come della porchetta ci sarà ancora molto da dire nei prossimi decenni. Perché è un prodotto dalla mille potenzialità, dai mille legami, che ha la capacità, pur nelle trasformazione, di restare straordinariamente legata alle sua tradizioni. Fare la porchetta non è solo una tecnica, un’arte, ma è soprattutto passione che sa di antico e di moderno, di valori, di storie, di antropologia culturale. È un prodotto dall’eccezionale valore antropologico e per questo ci accompagnerà anche nei secoli a venire”.
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