I comuni umbri economicamente più attrattivi (nell'annus horribilis pandemico)
Nuovo Rapporto Mediacom043: “I comuni più attrattivi dell’Umbria” (nell’annus horribilis della pandemia).
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Nonostante la dura recessione provocata dal Covid-19 nel 2020 (il Pil italiano nei conti Istat è sceso del 9,1% rispetto all’anno precedente, con l’Umbria che, in attesa dei dati ufficiali dell’Istat, è data dalla Svimez con un calo dell’8,5%) e quindi un generale e forte rallentamento delle attività economiche, sono comunque sette (Bastia Umbria, Città della Pieve, Foligno, Giano dell’Umbria, Norcia, Passignano sul Trasimeno e Perugia) i comuni umbri che hanno dimostrato nell’annus horribilis della pandemia una capacità attrattiva e un certo dinamismo, con gli impieghi bancari che hanno superato i depositi. In altri termini, si tratta di quei municipi umbri in cui i prestiti a famiglie e imprese hanno superato il livello di risparmio liquido o ultraliquido (tali sono i depositi) esistente, attraendo risparmio supplementare dall’esterno per finanziare le attività economiche di famiglie e imprese. Nei restanti comuni umbri, invece, pur se a diversi livelli, il risparmio liquido o ultraliquido (che alcuni definiscono ‘risparmio ozioso’, almeno nella misura in cui non viene utilizzato per erogare prestiti alle attività di famiglie e imprese) supera i prestiti, a dimostrazione di un minore dinamismo economico e quindi di una minore attrattività (esistente, in non pochi casi molti, come si può osservare dalla tabella, anche prima del Covid-19).
Il quadro emerge dai dati forniti per ciascun comune dalla Banca d’Italia ed elaborati da Mediacom043.
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