Certificati di malattia on line anche per i privati, ma non al pronto soccorso
PERUGIA - E' una buona notizia l'estensione del sistema di certificazione telematica della malattia anche ai lavoratori privati, in vigore da oggi. Le Aziende private, come già le pubbliche, non potranno più richiedere al lavoratore il certificato cartaceo. Il lavoratore risparmia quindi circa 7,5 euro per le raccomandate che prima era obbligato a spedire all’INPS ed al datore di lavoro. Ora dovrà comunicare all’impresa solo il numero di protocollo del certificato on line.
"Può capitare però - ricorda il Segretario nazionale FP CGIL Medici Nicola Preiti - che il lavoratore riceva ancora un certificato cartaceo, invece di quello on line, perché persistono carenze strutturali del sistema che il Ministro Brunetta non è riuscito ancora a risolvere. In particolare al pronto soccorso, nella specialistica ambulatoriale, nei ricoveri ospedalieri, nella guardia medica, per i sostituti di medicina generale.
Pertanto se il lavoratore dovesse ricevere il certificato cartaceo l’Azienda lo deve comunque accettare.
L’Umbria si trova in una condizione migliore rispetto alla media nazionale: siamo al 96% circa di certificazione on line rispetto al 91% nazionale . Risultato soddisfacente grazie all’impegno dei Medici, alla spinta della Regione verso l’informatizzazione e al supporto fornito dall’INPS.
"Ma anche in Umbria, come nel resto d’Italia, si ripercuotono le analoghe carenza del sistema centrale. Per queste ragioni da oggi i lavoratori privati potranno avere quasi sempre il certificato di malattia on line quando si recano dal medico di famiglia. Maggiori difficoltà esistono nelle visite domiciliari in particolare della guardia medica. Non ricevono proprio il certificato on line, ma cartaceo, se si recano ai Pronto Soccorso della Regione, o se vengono ricoverati. Anche nella specialistica ambulatoriale è molto difficile poter ricevere il certificato on line".
"Sul versante delle Aziende private umbre - conclude Nicola Preiti - , possiamo constatare che proprio in questi ultimi giorni stanno freneticamente adeguando i loro sistemi per ricevere i certificati attraverso la Posta Elettronica Certificata o entrare nel sistema dell’INPS.
Quando il Ministro ha messo nel cassetto insulti e minacce, i medici hanno dimostrato con i fatti di voler attuare la certificazione di malattia on line a vantaggio dei lavoratori, dell'efficacia e dell'efficienza del servizio pubblico. Questo è accaduto naturalmente per i medici dotati delle necessarie risorse e senza ripercussioni negative sui tempi di attesa per i cittadini".
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