PERUGIA - E' stata celebrata oggi a Perugia, nel giorno del 30/o anniversario dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II, l'Eucaristia di ringraziamento per la beatificazione di Karol Wojtyla. La messa e' stata celebrata dall'arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti davanti al monumento in marmo bianco di Carrara raffigurante il Santo Padre sofferente sorretto dalla Beata Vergine Maria, situato nel piazzale Gambuli dell'ospedale di Santa Maria della Misericordia.

Mons. bassetti nella sua omelia, riferisce una nota dell'archidiocesi - ha osservato, fra l'altro, che Wojtyla ''in un certo senso ha cambiato la storia della Chiesa, che, alla fine degli anni Settanta, sembrava muoversi incontrando difficolta' e antinomie apparentemente insormontabili; ha cambiato la storia del mondo, che appariva condannato ad una perpetua 'guerra fredda' tra opposte concezioni ideologiche. Ha ridato alla Chiesa e all'umanita' intera la speranza di una vita e di un mondo che puo' rinnovarsi''.

''E' stato - ha osservato - possiamo dire con terminologia giornalistica, una 'voce scomoda'''. Una voce ''spesso inascoltata dai potenti, ma che ha dato forza agli umili''. ''L'attentato a Giovanni Paolo II - ha detto ancora mons. Bassetti - e' avvolto dal mistero: quel 13 maggio, le forze del male e del bene si scontrarono in un mirabile duello, ma la vita prevalse sulla morte. Appena rimessosi in salute, Wojtyla volle venire in Umbria, a Collevalenza, il 22 novembre 1981, per ringraziare Dio, Amore Misericordioso, di avergli salvato la vita. Sul sagrato del santuario, commuovendo le migliaia di persone presenti, disse: ''''Misericordiae Domini, quia non sumus consumpti'' (Lam 3,22); ''e' per la misericordia di Dio se sono ancora vivo''!.

''Giovanni Paolo II ha amato l'Umbria - ha ricordato l'arcivescovo di Perugia - dove e' venuto in pellegrinaggio dodici volte: sei volte ad Assisi, pellegrino per la riconciliazione e la pace nel mondo. E' stato anche a Perugia, proprio venticinque anni fa, il 26 ottobre 1986. Fu nella piazza grande e nella cattedrale di San Lorenzo, ove parlo' alle varie componenti della nostra Chiesa ed indico' il sentiero di vita cristiana sul quale ancora oggi siamo incamminati. 'La Chiesa perugina - disse - e' chiamata ad evangelizzare il mondo dentro il quale si trova storicamente a vivere'''.
 

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