Di Ciuenlai - Sembrerà strano, ma non è il "votatoio" scambiato per congresso a monopolizzare l'attività di quelli del Pd umbro. Anche perchè il risultato non avrà nessun valore per determinare gli equilibri interni del partito, che è la cosa che più interessa ai vari concorrenti. Alcune storie di questi giorni per capirlo :

Quelli che  Renzi... - "Ciò che resta dei giovani turchi" marcati Catiuscia Marini e gli ex Areadem di Bocci appoggiano entrambi Renzi, ma sono acerrimi concorrenti su tutto quello che fa potere nella nostra Regione, a cominciare dagli equilibri nel settore nevralgico della sanità, dove le due parti continuano a competere e a farsi sgarbi. La distanza è così marcata che, il segretario Regionale del partito, Leonelli, per mantenere una parvenza di unità, non ha scelto di nominare un coordinatore regionale della mozione, per evitare possibili spaccature sul nome da indicare, optando per la creazione di un organismo più largo, che tenesse insieme tutti. Ma non è bastato. A Terni , Brega e Paparelli se le sono date di santa ragione per la nomina, in questa commissione del sindaco di San Gemini Grimani, considerato troppo vicino al Vice Presidente della Giunta Regionale. Ma se po'! .

Quelli che Orlando... - Dalla parte di Orlando i coordinatori invece ci sono nelle persone di Boccali e Valeria Cardinali. Ci sono, ma non sono condivisi. I partner maggiori di questo gruppo (Chianella, Lorena Pesaresi e Cernicchi, per citarne solo alcuni) " Continueranno ad appoggiare il MInistro della Giustizia, ma non si stracceranno le vesti – dice uno dei componenti della mozione - lo voteranno e non faranno campagna elettorale, vera e propria. Ed è naturale. La Cardinali è considerata una concorrente nelle vicende Perugine del Pd e non vogliono darle vantaggi e riconoscimenti impropri “ Morale; è scattata la vecchia parola d'ordine socialista " nè aderire, nè sabotare".

Quelli che vanno di traverso - La verità è che la parola appartenenza nel pd è priva di significato, sono tutti trasversali .E allora , il Consigliere comunale di Perugia Tommaso Bori viene definito dai suoi avversari "un renziano che guarda ad Orlando" e l'ex Assessore Provinciale De Marinis un "Emiliano" amico d el Sottosegretario Bocci e del Vice Presidente del Consiglio Regionale Guasticchi.

Quelli che il Parlamento... - Non basta. In tutte queste manovre c'è il fine, nemmeno tanto nascosto, di posizionarsi bene in vista delle prossime tornate elettorali. A cominciare dalla politiche dove le sedie del Pd stando ai numeri attuali, sono date in una fase di "decrescita infelice". Con il proporzionale e senza premio di maggioranza l'aspettativa è tra i 5/6 parlamentari (oggi sono 9). Facendo due conto , tra nuovi capilista paracadutati da Roma , eventuali deroghe, le riconferme di quelli al primo mandato e qualche inevitabile novità, i posti sono decisamente pochi. E allora magari si va con Orlando, perchè dalla parte di Renzi sono in troppi, si ricavano sottocorrenti per spartire il bottino della mozione di maggioranza ecc. ecc.

Quelli che i sindaci ... - Ma la preoccupazione maggiore sono le amministrative. Al Pd diversi si rendono conto di aver perso “l'egemonia” politica. L'ultima classe dirigente non è in grado di esprimere candidature sicuramente vincenti. E allora i maggiori esponenti, come abbiamo detto più volte, battono “il metodo Assisi” per costruire liste civiche attorno a candidati di area e non di partito, alle quali si “attaccano” il Partito Democratico e i suoi alleati. Il fenomeno è talmente radicato che non riguarda solo i centri da riconquistare o più a rischio (Perugia, Foligno, Spoleto, Terni ecc.) , ma anche realtà insospettabili come Umbertide. In quella che è stata la “Stalingrado “ dei comuni sopra i 15 mila abitanti, gira voce che l'On. Giulietti stia preparando una operazione di questo genere. Una serie di iniziative pubbliche che si sono svolte nell'ultimo periodo, avrebbero convinto “la concorrenza”, che si stia costruendo un progetto civico attorno alla Preside del Liceo Scientifico Franca Burzigotti per sostituire il sindaco , “Il renziano anomalo” Locchi. E sarebbe, Se fosse tutto confermato un segnale molto preoccupante per il Pd, perchè dimostrerebbe che il partito “che tremare l'Umbria fa” non si sentirebbe più sicuro, nemmeno nelle zone dove il Pci e i suoi eredi facevano cappotto. 

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