Di Ciuenlai - Votatoio Pd  Umbro, primo tempo. La consultazione dei circoli ha mostrato dati apparentemente positivi. Ha votato oltre la metà dei tesserati e, in termini assoluti, più gente che nel 2013. “I pacchi di tessere dell'ultimo minuto sono serviti a qualcosa” Dice un avvelenato fan di Orlando. Il segretario Leonelli gongola e ne ha tutto il diritto. In tempi difficili per i democratici, qualsiasi più su qualsiasi tabella rappresenta un successo da festeggiare. Ma se vai a fare le pulci ai risultati scopri che c'è poco da ridere e tanto da riflettere. La prima cosa che salta agli occhi è la difficoltà nelle periferie, che, una volta, erano il punto di forza della sinistra. Lì si vota poco, salvo che nei circoli dove è evidente l'intervento delle “truppe cammellate”. Due elementi che mostrano la scomparsa totale della militanza di opinione e l'avvento di un pubblico “interessato” e legato ai capibastone. Insomma un soggetto ormai egemonizzato dalla cultura “pentapartitica” (in prevalenza dc), con l'aggiunta di quel che resta dei Ds , che i risultati continuano a dare in “perenne” calo e “verso una inesorabile estinzione”. Pentapartitica perchè la gran parte dei consensi del segretario vengono dai Tre “BBB”( i“democristiani” Bocci, Barberini e Brega), dal “saragattiano” Paparelli, dal “repubblicano” Leonelli e da un nucleo di giovani rampanti e non catalogabili . I numeri confortano questa analisi.

!) In un circolo su tre hanno votato meno di 15 persone. E sono , in gran parte organizzazioni periferiche. Nei paesi, nelle campagne il partito non c'è praticamente più. In queste realtà ci sono ormai più sedi che militanti;

2)Tra i renziani, nei circoli e nelle zone “battute” e controllate dai seguaci del sottosegretario Bocci crescono i voti e i consensi “bulgari” per Renzi. I vecchi “Giovani Turchi” resistono solo nell'alta Umbria, per merito di Giulietti e di Fernanda Cecchini. (Ma anche lì anziani e nuovi dc crescono. Attenti a Guasticchi e ad Anna Ascani);

3)Gli ex Ds sono “in decrescita infelice” nel pd , perchè gran parte del loro popolo si è trasferito da altre parti. Se ne sono accorti quelli ( Boccali, Valeria Cardinali, Di Girolamo, Rossi, Todini, Mismetti, Zampolini e seguaci, mica roba da niente), che avevano alzato la bandiera della sinistra sotto le insegne del Guardasigilli Orlando e che hanno preso una batosta senza precedenti, perchè hanno fatto un'offerta che non ha più domanda nel partito.

4) La dimostrazione di tutto questo sono i risultati del lago Trasimeno. Il partito nella zona , considerata più rossa dell'Umbria è praticamente solo uno sbiadito ricordo. In una parola “non c'è più”. In quasi la metà dei 31 circoli di questo comprensorio hanno votato 10, o molto spesso, meno di dieci, o addirittura di 5, persone. In 8 circoli su dieci si sono presentati ai seggi meno di 25 iscritti. Un solo circolo (Castiglion del Lago) ha passato la soglia dei 50 votanti.

E c'è un paradosso che è un'altra conferma di quello che andiamo scrivendo. I dati super bulgari di Renzi non garantiscono in Umbria una solida e coesa maggioranza. Quando dall'ambito nazionale si scende a quello locale, si scopre che “l'allegra brigata” si divide in battaglioni autonomi che giocano in concorrenza. Bocci contro Marini, Paparelli contro Brega, Guasticchi contro Giulietti e via litigando. Diceva quel carosello “Dura minga, non può durare”.  

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