Vinti: "Risultati della Sanità Umbra non possono essere sviliti da singoli casi"
Di Stefano Vinti
PERUGIA – Rifondazione Comunista dell’Umbria, in merito alle note vicende giudiziarie che riguardano alcuni aspetti della sanità regionale, nell’esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura, intende ribadire il proprio giudizio positivo sul sistema sanitario regionale e su chi ne ha avuto direttamente la responsabilità del suo governo in questi ultimi anni: la Presidente Maria Rita Lorenzetti e l’assessore Maurizio Rosi.
L’aver mantenuto, difeso e valorizzato il carattere pubblico e universalistico della sanità umbra, in anni in cui le spinte ai processi di privatizzazione ed esternalizzazione, anche di funzioni rilevanti, hanno assunto un carattere egemonico a livello nazionale, sia sotto l’aspetto culturale che politico, a nostro avviso è un merito indiscusso della Giunta Lorenzetti e della maggioranza politica che l’ha sostenuta. Riconfermando in questi anni che la sanità non è affare e la salute non è una merce, la politica sanitaria ha tenuto ‘botta’ contro la riduzione di un diritto fondamentale, salvaguardando i soggetti sociali più deboli: pensionati, lavoratori, dipendenti, precari, disoccupati, immigrati e donne. La politica sanitaria regionale ha tentato di salvaguardare e valorizzare il grande patrimonio, professionale ed umano, degli operatori del comparto, rispondendo alle loro legittime richieste di riconoscimento del loro ruolo, sotto diversi aspetti.
Uno sforzo da parte della Giunta regionale non secondario ma ben corrisposto. Infatti, nonostante, la costante riduzione delle risorse, la sanità umbra si è caratterizzata per un imponente ciclo riorganizzatore, di razionalizzazione e di riqualificazione della spesa, salvaguardando l’offerta dei servizi, i punti di eccellenza ed impegnandosi in un dispendioso adeguamento tecnologico. Il percorso della politica sanitaria umbra ha raggiunto livelli di eccellenza oggettivi, riconosciuti politicamente, istituzionalmente e scientificamente a più livelli. L’Umbria vanta un equilibrio dei conti sanitari ammirato da tutte le altre regioni ed il rapporto tra risorse impiegate e servizio offerto, il migliore d’Italia. Si sarebbe potuto fare di meglio? Probabilmente sì. Specialmente sul versante della riqualificazione della spesa, delle politiche della prevenzione, di controllo dal basso del sistema, ridimensionando un potere manageriale spesso debordante ed escludente il ruolo delle comunità, dei consigli comunali, dei sindaci.
Ma avremmo anche potuto precipitare in una situazione non governabile, con una malasanità all’ordine del giorno, con deficit economici spaventosi, con il commissariamento del sistema, come purtroppo innumerevoli esempi ci dimostrano. Dunque chi pensa di utilizzare le inchieste giudiziarie per imprimere una svolta privatistica alla sanità umbra vedrà la ferma opposizione di Rifondazione Comunista.
Di fronte alla salute tutti i cittadini sono uguali, indipendentemente dalla loro capacità di reddito. La sanità deve restare pubblica; da questo punto non intendiamo arretrare. Pubblica ma sempre più “bene comune”, sottratta al mercato ed alle logiche del profitto, sempre più orientata e controllata dagli utenti e dalle comunità locali, a cui i responsabili politici e i manager devono rispondere.
Se le indagini in corso da parte della magistratura vanno rispettate, anzi ben vengano ulteriori approfondimenti, controlli, verifiche e riscontri. Ma è impossibile non far notare che il potere assoluto assegnato ai singoli direttori sanitari, i manager, oggettivamente non ha uguali in nessun organo governo e di gestione, è il frutto della cosiddetta aziendalizzazione della sanità. Un potere discrezionale solo recentemente ottenuato dalla nuova normativa varata dal Consiglio Regionale.
Un potere che non è appannaggio del presidente della Giunta regionale “costretta” ad assumere gli atti in un organo collegiale qual è, appunto, la Giunta..
Bene ha fatto il presidente Marini ad annunciare che entro il mese di agosto, si procederà ad una valutazione politica della situazione, inedita e inaspettata, che si è venuta creando. A questa discussione non mancherà il contributo sereno ma determinato di Rifondazione Comunista. Per quanto riguarda il processo di riforma, semplificazione, razionalizzazione, riqualificazione della sanità regionale riteniamo urgente l’avvio di un confronto serrato a partire dalle forze politiche della maggioranza e di tutti quei soggetti sociali, culturali, e istituzionali che andranno coinvolti in un percorso partecipativo che aprirà una nuova fase e porterà l’elaborazione di un nuovo modello sanitario umbro.
Come Rifondazione Comunista giudichiamo e valutiamo il sistema sanitario umbro nella sua capacità di risposta al diritto di salute che esprime la comunità regionale. Singoli casi della gestione sanitaria attengono alle responsabilità personali.
Altresì siamo fiduciosi che le contestazioni sollevate ad una delibera della Giunta Lorenzetti siano al più presto chiarite e sia dimostrato la correttezza formale dell’atto assunto.
Martedì
09/08/11
14:17
MA LA SANITA' DI FATTO E' GIA' PRIVATIZZATA ,SEGUE LOGICHE AZIENDALISTICHE ,MA FORSE VINTI NON LO SAPEVA ,E' TROPPO IMPEGNATO A PERPETRARE E PROPRINARCI IL SUO DELIRIO IDEOLOGICO .....♥♥♥♥
QUANTO ALL'EFFICIENZA DEL SISTEMA SANITARIO UMBRO,VISTI I MALATI DI SLA IN REGIONE IL GIORNO 11 LUGLIO AVANZEREI QUALCHE DUBBIO ,MA ANCHE IN QUESTO CASO STEFANO NON C'ENTRA ,NON SA ,QUELLA MATTINA,MENTRE I MALATI ED I FAMIGLIARI MANIFESTAVANO LA LORO DISPERAZIONE PER IL MANCATO RICONOSCIMENTO DELL'ASSEGNO DI CURA , ERA TROPPO IMPEGNATO INSIEME A DAMIANO A LEGGERE I GIORNALI .....♥♥♥♥♥♥
Mercoledì
10/08/11
08:57
L'amico Vinti sarebbe opportuno che citasse qualche dato clinico non solo economico o di facciata. Quanti ipertesi avete il rate di accidenti cardiovascolari, quanti diabetici effettuano terapia congrua, la media della emoglobina glicata nei diabetici, il rate di ingressi in dialisi, il rate di malati broncopneumopatici assistiti in barella in pneumologia, i giorni di degenza dei pazienti colpiti da accidenti cerebrovascolari prima di trovare posto in ambienti idonei. Quanti precari medici lavorano nei reparti ad alta assistenza (facile andare in piazza contro i precari) e poi svenduti dopo anni di sacrifici perdendo il loro know-how. O quanti medici bravi allontanati senza offrir loro una minima possibilita' di rimanere e lavorare per la comunita'. O quanti reparti ad alta densita' assistenzaile chiudono il week end per mancanza di infermieri o medici. Vinti apri gli occhi oppure togliti la malafede e guarda i risultati perche' nessuno puo' dire che non passera' in in ospedale e farlo in barella come la compagna Manfroni, il cui grido di dolore sul giornale e' scomparsao da TUTE le rassegne stampa (ma come mai?), non e' piacevole. Questi sono i risultati altrimenti sono pubblicita' e propaganda come nella vecchia URSS cosi' rimpianta.
Mercoledì
10/08/11
09:07
Vinti e Rifondazione Comunista difendono a spada tratta i dieci anni di Giunta Lorenzetti e ora di Marini, che è una diretta emanazione della prima, perchè non potrebbero fare altrimenti.
Vinti è stato messo sul listino due volte da Rita e senza quel listino che va abolito perchè porta a Palazzo Cesaroni chi non ha i voti del popolo e ciò nonostante diventa consigliere, egli non avrebbe mai fatto il consigliere regionale e non potrebbe incassare la pensione da ex consigliere regle che ha maturato e che a 60 anni comincerà a percepire.
Dico questo perchè quando Vinti si è messo in pista mettendoci la faccia alle regli del marzo 2010, dopo 10 anni di consigliere regle e dopo 10 anni di segretario regle di Rifondazione che fino al 2006 valeva il 10%, Goracci che aveva fatto il Sindaco in una città molto bella ma, alla fine non me ne vogliano i compagni di Gubbio, si tratta solo di un comune montano, Goracci ha staccato Vinti di oltre 2000 preferenze personali.
Senza Rita, oggi non farebbe manco l'ass.re regle , perchè tutti sanno che Marini gli ha dato le deleghe che ha, solo perchè, su pressione di Ferrero glie lo ha detto Rita, sapendo che Vinti non crea problemi nella loro gestione del potere, in quanto è organico al sistema.
Questi qui, non solo non sono dei veri comunisti, ma non sono manco gente di sinistra. Sono solo personaggi che hanno cercato e sono riusciti a migliorare le loro condizioni economiche personali.
Un vero comunista che lavora per rifare
un vero Partito Comunista marxista-leninista
Mercoledì
10/08/11
09:44
Non sara' l'ora di cambiare il segretario regionale? Il PRC in Umbria vale piu' del 10%.
Mercoledì
10/08/11
12:03
Le cose stanno diversamente.
La sanità in Umbria ha questi problemi:
1) diminuzione delle professionalità per cui sempre più malati vanno a curarsi fuori regione, come si legge dai dati ISTAT. I migliori professionisti se ne vanno ed i migliori giovani non hanno offerte di lavoro adeguate.
2) insufficienza di posti letto nella azienda ospedaliera di eccellenza regionale, per cui i malati sono ricoverati in barella. Il ricovero è pertanto un terno al lotto.
3) insufficiente numero di posti letto nel territorio per lungo degenze, per disabili, ed assistenza domiciliare insufficiente.
4) mancanza di meritocrazia, tantochè non è disponibile il curriculum pubblicato di alcuni primari o responsabili di servizi.
5) opportunità di assistenza sanitaria di base non omogenee nella regione, per cui dove si vive fa la differenza.
Allora c'è una contraddizione: come mai in una regione di sinistra accade che se hai i soldi ti vai a curare, giustamente, fuori regione dove per alcune necessità veramente è meglio andare? come mai in una regione di sinistra accade che se hai i soldi puoi dare la possibilità ai tuoi figli di andare a studiare fuori all'università, dove è più qualificato lo studio e dove sarà più facile trovare lavoro? Come mai in una regione di sinistra con una università di antica tradizione gli studenti diminuiscono? Come mai in una regione di sinistra non si è pensato che la ricchezza sociale non è essere dipendenti di mille piccoli enti ed aiutare poi i giovani con le pensioni dei nonni fino a che ci sono, invece che lavorare in realtà produttive? Come mai in una regione di sinistra siamo tagliati fuori dal mondo della comunicazione come nel lontano farwest? Dove è la coerenza della sinistra con l'attenzione per lo stato sociale?
Caro Vinti, basta con la propaganda, non è che a sentire ripetere le stesse cose per tutta la vita ci si lava il cervello! Anche noi pensiamo.
Mercoledì
10/08/11
19:37
alle tue domande,legittime e perfino giuste, c'è una sola risposta, questa non è una regione di sinistra, è una regione di affaristi, dove ciascuno porta l'acqua al proprio mulino.
Giovedì
11/08/11
07:17
TUTTO PUO'ESSERE MIGLIORATO,MA UNA COSA E'CERTA:IL SISTEMA SANITARIO DEVE RIMANERE PUBBLICO PER EVITARE CHE LUPI FAMELICI SPECULINO SULLA NOSTRA MALATTIA !