PERUGIA - "La notizia dell’arresto di 16 persone collegate al clan dei Casalesi confermano, purtroppo, le preoccupazioni già espresse in più di un occasione sulle attenzioni delle organizzazioni malavitose nei confronti della nostra Regione". lo ha dichiarato l'assessore Regionale Stefano Vinti.

"È ormai assodato - sottolinea Vinti - che la malavita organizzata abbia scelto il nostro territorio per risciacquare i proventi delle attività criminali, mediante investimenti nel settore edile, appalti, gestione dei patrimoni immobiliari, strutture turistiche".

"La Giunta regionale - prosegue - già da tempo è impegnata per consegnare agli umbria una normativa, soprattutto nel settore degli appalti pubblici, capace di contrastare fenomeni di questo tipo. L’Umbria non è più un’isola felice e, come dimostrano i fatti odierni, rischia di diventare sempre più permeabile alle infiltrazioni mafiose che ledono non soltanto i cittadini ma le stesse imprese incapaci di competere su un mercato distorto dai metodi della malavita organizzata".

"Nel ringraziare gli uomini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri - conclude l'assessore Vinti - impegnati in queste ore nell’operazione anti – infiltrazione che ha messo a segno gli arresti, non possiamo non ribadire come accanto alle iniziative della magistratura le istituzioni debbono fare la loro parte per debellare il rischio che l’Umbria diventi una terra di conquista per affaristi e faccendieri. Occorre riflettere sulle dinamiche reali di poteri, ormai non più occulti, che mettono a repentaglio le conquiste sociali e civili che negli anni l’Umbria ha saputo mettere a leva per garantire una alta qualità della vita all’insegna della legalità".

 

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