Umbria Olii. Bravi (Cgil): "Inaccettabile attaccare ancora unico sopravvissuto"
PERUGIA - "Per l'ennesima volta restiamo sbalorditi dal comportamento che l'imputato Giorgio Del Papa e il suo avvocato Giuseppe la Spina tengono anche nelle ultime e decisive fasi del processo che vede l'imprenditore spoletino unico imputato di un gravissimo reato, l'omicidio colposo dei 4 lavoratori della ditta Manili il 25 novembre 2006 presso la Umbria Olii di Campello sul Clitunno". Lo ha affermato il segretario regionale della Cgil, Mario Bravi, dopo la presentazione del libro dell'imprenditore Del Papa che colpevolizza l'unico superstite della tragedia, scaricandosi la coscienza dall'accaduto.
"Ognuno è libero di scrivere e diffondere libri - prosegue Bravi - ma troviamo vergognoso che proprio a ridosso della sentenza di primo grado l'avvocato dell'imputato faccia uscire un suo scritto in cui si tenta ancora una volta di far cadere su Klaudio Demiri, il giovane operaio testimone della morte dei suoi compagni di lavoro, le gravissime responsabilità che il tribunale sarà chiamato a breve ad accertare. E per le quali, ricordiamolo, solo Giorgio Del Papa è sotto processo".
"In questi giorni l'Italia è stata “messa in mora”, dalla Commissione europea per le modifiche al Testo Unico sulla sicurezza che il ministro Sacconi e il Governo Berlusconi hanno tentato di inserire. Norme che volevano deresponsabilizzare il datore di lavoro, ma che l'Europa ora (grazie alla tenacia di un operaio metalmeccanico di Firenze, Marco Bazzoni, che ha fatto ricorso a Bruxelles) boccia su tutta la linea".
Bravi ritiene pertanto che "Non ci sia alcuno spazio per scaricabarili o tentativi di spostare su altri le responsabilità che, a fronte di ingenti guadagni, devono essere in capo al datore di lavoro.
Nutriamo piena fiducia nella giustizia e siamo certi che alla fine tutte le responsabilità per la morte di Maurizio Manili, Giuseppe Coletti, Tullio Mottini, e Vladimir Todhe saranno accertate e che i colpevoli pagheranno il loro tributo alla società.
Intanto, da parte nostra continueremo ad essere presenti, anche in aula, per far sentire tutta la nostra vicinanza e il nostro sostegno ai familiari delle vittime e al lavoratore sopravvissuto Klaudio Demiri".
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