TERNI – E’ noto che la modifica della legge regionale sul trasporto pubblico locale è stata oggetto di un confronto lungo e serrato con la Regione Umbria che, per quanto ci riguarda, si è soffermato soprattutto sulle irrinunciabili esigenze di costruire un progetto complessivo di mobilità che fosse equilibrato e che integrasse in modo efficiente e razionale le varie modalità di trasporto con particolare riferimento a quello su ferro e gomma.

Nel corso del dibattito reso drammaticamente difficile e urgente dagli insostenibili tagli scaturiti dalle manovre del governo, si è collocata, con indicazioni e impegni precisi, la lettera inviata il 29 settembre scorso dalla presidente della Regione Catiuscia Marini al presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli e al sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo sulle questioni da noi poste come da lei stessa dichiarato in riferimento all’iter d’approvazione delle modifiche di legge.

Oltre ad impegni tesi ad assicurare la massima efficienza e visibilità dei territori e l’equilibrio finanziario e territoriale, la Marini ha assicurato garanzie e impegni sull’utilizzo dei finanziamenti per il rapido completamento della rete ferroviaria nel comune di Terni con l’approvazione del progetto e l’avvio dei lavori della tratta Cesi-Terni da parte di Umbria Mobilità. La presidente si è impegnata inoltre a promuovere in tempi brevi uno studio di fattibilità, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, per lo sviluppo dei servizi ferroviari nell’area urbana di Terni, che potranno implementarsi anche sulla rete Rfi, per le aree di Terni, Cospea, Marmore, Piediluco (tratta Terni-Rieti-L’Aquila).

Tutto ciò è stato dalla presidente collegato alla pre adozione della modifica alla legge regionale sul Tpl da parte della giunta regionale ed ora si apre ora una fase istituzionale di confronto e di approfondimento dalla quale auspichiamo si formulino valutazioni e riscontri, anche attraverso formalizzazioni degli impegni assunti, affinché vengano affermati principi ed indirizzi che, tenendo conto dell'interesse generale, non penalizzino la sostenibilità finanziaria dei servizi di base e le potenzialità di sviluppo dell'area urbana di Terni e della sua provincia".

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