Di Armando Allegretti

PERUGIA - Basta poco, Ctrl+c ctrl+v e il gioco è fatto.

A copiare basta veramente un attimo ed ecco come le parole cambiano autore. Il cosiddetto “copia-incolla” da Internet è un fenomeno diffusissimo, ma a quanto pare esiste già un software che automaticamente rileverà i plagi.

A comunicarlo, è stato un docente dell’Università degli studi di Perugia,Paolo Mancini, esperto di comunicazione a livello internazionale, docente di Sociologia e presidente del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione.

Il docente aveva infatti parlato di alcuni Atenei che avevano adottato dei software per il riconoscimento di porzioni di testo non originali nelle tesi di Laurea.

Altri invece avevano puntato il dito contro i relatori dei laureandi che con controlli più puntuali in corso di stesura della tesi potrebbero ridimensionare il fenomeno.

Ricordiamo tutti la sospensione, non molto tempo fa, della discussione di 2 tesi di Laurea al corso di Laurea di Scienze della Comunicazione perché gli studenti avrebbero violato le norme sul copyright, ebbene è successo ancora, questa volta a Scienze politiche, dove ad una ragazza è stato impedito di sostenere la discussione conclusiva.

Per il controrelatore erano presenti, nel lavoro della ragazza, elementi che riconducevano ad un uso eccessivo del copia-incolla, abbastanza da costituire un rischio di bocciatura della candidata con possibili risvolti legali sulla violazione del diritto d’autore.

E intanto aumentano i controlli sugli studenti “furbetti” per arginare un fenomeno che a quanto pare sta dilagando e che trova riscontro in molti elaborati delle Università Italiane.

Su un campione di circa 1850 lavori, la media di plagio ritrovata nei documenti è del 7,1%, con dei picchi di similitudine massima di più del 48% e ben uno studente su due fa ricorso al “copia-incolla” da Internet nei suoi lavori di laurea mentre la metà delle tesi di laurea analizzate contiene più del 5% di similitudini da Internet. I più plagiatori gli studenti delle Facoltà di Medicina, Veterinaria, Farmacia Agraria e Biologia, dove ben 7 studenti su 10 fanno ricorso al “copia-incolla”. Copioni!
 

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