Strategie condivise tra Perugia, Deruta e Torgiano per valorizzare il territorio
PERUGIA - Il protocollo d’intesa sottoscritto dalle amministrazioni comunali di Perugia, Deruta e Torgiano per gestire e valorizzare il territorio affrontando insieme le questioni di comune interesse è stato oggetto oggi di una conferenza stampa a Palazzo dei Priori. Vi hanno partecipato i tre sindaci (Wladimiro Boccali di Perugia, Alvaro Verbena di Deruta e Marcello Nasini di Torgiano) e l’ assessore perugino all’ urbanistica, Valeria Cardinali.
Le tre amministrazioni comunali di fatto, con il documento congiunto, si impegnano ad adottare una strategia condivisa in un’ottica complessiva di sviluppo, grazie al metodo della “copianificazione”, metodo previsto, del resto, dalla normativa regionale.
Occorre anche notare che i tre Comuni, assieme ad altri, nel 2004 hanno sottoscritto, nell’ambito del Piano strategico Perugia-Europa 2003-2013, un patto per lo sviluppo. Tra gli scopi del Piano c’erano il miglioramento e l’integrazione dell’ accessibilità; il potenziamento dell’ imprenditorialità, anche introducendo elementi di innovazione e internazionalizzazione, allo scopo di produrre benefici effetti anche sulla occupazione; l’integrazione della filiera turismo – ambiente – cultura - sport individuata come asse portante dello sviluppo.
L’obiettivo è che non si trovino intese soltanto per singole problematiche, che magari vengono discusse nelle conferenze di servizi, ma si ragioni insieme su una strategia complessiva.
“Sono temi di fondamentale interesse - ha detto Boccali - che devono essere affrontati con una visione d’insieme e andando oltre i confini amministrativi, anche perché così si può diventare più attrattivi nei confronti delle imprese. Il protocollo dunque è un fatto innovativo rispetto al passato, ed è frutto di un lavoro di ampia condivisione, nato dal confronto sulle questioni viarie e sui temi dell’ insediamento di Ikea, ma potrebbe avere un seguito anche per altri territori, per esempio con Umbertide per quanto riguarda l’ asse del Tevere. In una fase in cui si parla di riforme istituzionali in Umbria, partiamo dalla collaborazione tra gli enti che governano i territori”.
“Non possiamo avere 92 scenari regionali – ha aggiunto il sindaco di Deruta Verbena – e questo protocollo è uno strumento importante per gestire alcune questioni delicate che sono poste dal processo di sviluppo in atto nell’ area di S. Martino in Campo–Deruta-Torgiano, ma più in generale per affrontare i problemi che derivano dalla crisi economica: maggiore semplificazione significa anche più occupazione, e la pianificazione urbanistica è fondamentale per la ripresa in una competizione che è sempre di più globale”.
Analoghe le considerazioni del sindaco di Torgiano Nasini: “Dobbiamo allearci con Perugia – ha detto – perché abbiamo bisogno della sua forza, del suo potere contrattuale. Dobbiamo fare squadra, perché così possiamo dare risposte celeri alle imprese, ferma restante la tutela dell’ ambiente che per noi è di primaria importanza. Con Perugia già collaboriamo in altri campi, per esempio nel sociale, e dobbiamo comprendere che ormai è il territorio, più che la città il riferimento”.
IL SENSO DEL PROTOCOLLO
Grazie al protocollo, i tre Comuni intendono rilanciare alcuni obiettivi contenuti nel Piano strategico, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture e l’accessibilità, lo sviluppo e la riqualificazione delle aree produttive, la valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali, la promozione delle attività culturali, con particolare attenzione nei confronti delle vocazioni peculiari dei territori.
In questo scenario, il metodo della cooperazione e della concertazione delle scelte è ritenuto indispensabile per gestire e valorizzare il territorio in armonia con le popolazioni locali e per dare valore aggiunto a strategie che hanno una dimensione di carattere sovracomunale.
Più nel dettaglio, si tratta di condividere le scelte urbanistiche relative agli ambiti territoriali di confine, con particolare riferimento all’offerta per aree produttive e per il commercio; di concordare per le stesse aree un piano di assetto viario; di programmare politiche comuni di sviluppo economico, anche favorendo iniziative con imprese, enti locali, associazioni, di categoria per l’attivazione di linee di produzione e commercializzazione di prodotti caratteristici dei territori interessati; di verificare congiuntamente le azioni di interesse comune intraprese, al fine di favorire la distribuzione delle ricadute economiche ed occupazionali nei territori dei tre Comuni.
Il protocollo d’intesa tra i Comuni non ha oneri finanziari ulteriori rispetto a quelli ordinariamente sostenuti per le attività di competenza.
Venerdì
29/07/11
14:33
I suddetti amministratori cominciano ad accorgersi del pastrocchio urbanistico e paesaggistico che vanno facendo da anni lungo l'asse tiberino... Ma mi pare che siano lungi dal redimersi e sotto sotto, soluzione Ikea docet, si organizzano per cementificare ancora di più il territorio libero. O mi sbaglio? I territori, cari Sindaci e assessore Cardinali, traboccano di case vuote, capannoni vuoti, zone industriali senza industrie.... che vogliamo fare? Essere più attrattivi per le imprese significa costruire di più perchè i capannoni costino poco? Il rilancio dell'economia passa solo dal mattone??Diamo spazio alla speculazione, incassiamo gli oneri diurbanizzazione, diamo qualche appalto... Questa è la vostra idea di sviluppo della regione?? Poveri noi e povera sinistra. Credo che il peggior sindachetto del PDL non farebbe nulla di diverso da voi. Redimetevi! Stop al consumo di territorio, stop al cemento in Umbria.