Il sorpasso del progetto Ikea alla leggerezza della burocrazia della Regione
di Armando Allegretti
PERUGIA - La Regione, per snellire la burocrazia e fare a meno della Valutazione di Impatto Ambientale che permetterebbe l’insediamento del colosso svedese dell’Ikea a San Martino in Campo ha inserito 17 “prescrizioni” e cioè 17 regole che dovranno essere rispettate per la costruzione della struttura.
Già ieri il presidente di Italia Nostra di Perugia, Urbano Barelli, si era infuriato e scagliato contro il provvedimento adottato chiedendo con un comunicato stampa l’immediato annullamento dell’atto. Ricordando alcuni casi in cui si rese necessaria la VIA per poi giungere allo stop dei lavori per le caratteristiche proprio dell’ambiente circostante ai luoghi di insediamento dell’Ikea.
“Il 22 luglio scorso – ricorda Barelli - la Provincia di Torino ha dato parere negativo all’Ikea che voleva insediarsi nel comune di La Loggia perché “la localizzazione era proposta su aree classificate agricole in contesto metropolitano. Un parere negativo per una zona che non è nemmeno di particolare interesse agricolo, come invece è quella di Perugia”. Inoltre – sempre Barelli – “a Trieste l’insediamento Ikea ha rischiato la demolizione per non essere stato sottoposto alla valutazione di impatto ambientale.”
Impatto ambientale che è stato “bocciato” celermente dalla Regione che si è limitata solo ad indicare 17 punti da rispettare per il successivo via libera all’inizio dei lavori.
Le regole da seguire per la realizzazione dell’insediamento sono le seguenti:
Polveri e rumore. Bisognerà attuare tutte le precauzioni in materia per ridurle al minimo, specie nelle zone sensibili.
Demolizioni. Per quanto riguarda l’abbattimento delle strutture presenti bisognerà ridurre al minimo la dispersione delle polveri.
I mezzi. Dovrà esser fatta un’accurata manutenzione ed evitare la perdita di lubrificanti.
Piazzole. Manutenzione e rifornimento dei mezzi dovranno essere fatti presso delle piazzole appositamente create e impermeabilizzate.
Acque sporche. Dovranno essere predisposti impianti ad hoc per il recupero delle acque
Area di interesse. Dovranno essere compensate, poiché si tratta di aree di notevole interesse agricolo.
Urbanistica. Si dovranno creare dotazioni territoriali minime relative agli standard.
Accessi. Si dovranno rispettare le disposizioni regionali.
Viabilità. Da rispettare le regole convenute con gli enti gestori delle strade interessate alla modifica.
Sicurezza Stradale. Si adotteranno tutte le precauzioni per evitare che le strade siano imbrattate dall’accesso dei mezzi del cantiere.
Risorse idriche, acque meteoriche e rischio idraulico. Diverse precauzioni da seguire, dal trattamento delle acque fino allo smaltimento stesso.
Tutela del paesaggio. Dovranno essere indicate le aree destinate alla valorizzazione dell’agricoltura di pregio e dovranno essere mantenute il più possibile le alberature presenti.
Arpa. Rumore, rifiuti ed emissioni in atmosfera ci si dovrà raccordare con l’Arpa.
Rifiuti. Si invita la ditta a promuovere politiche ed azioni concrete mettendo in atto anche percorsi innovativi di riduzione dei rifiuti.
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