Sicurezza - In Umbria calano le denunce ma aumentano i reati sessuali
PERUGIA - Nel triennio 2007/2009 il numero dei reati in Umbria e' diminuito del 8,8 per cento. Nel 2009 risultava denunciato un reato ogni 26,05 abitanti della regione, a fronte di un rapporto di circa 1 a 20 sul territorio nazionale. Spicca, nella diminuzione dei reati denunciati, il calo dei furti che appare costante e, in termini assoluti, e' superiore al calo complessivo dei reati (- 3.655 nel 2009 rispetto al 2007). Stesso andamento per le rapine e quindi per le ricettazioni. E' quanto emerge dalla relazione della Giunta regionale sullo stato della sicurezza in Umbria, predisposta in attuazione della legge '13/2008'. Il documento riporta interventi per 550mila euro, finalizzati all'assistenza alle vittime dei reati, agli approfondimenti conoscitivi sui fenomeni di illegalita' e agli interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle comunita' locali. La relazione e' stata illustrata stamani in Aula dal presidente della Prima Commissione Oliviero Dottorini (Idv). Secondo l'assessore regionale, Fernanda Cecchini "la relazione fornisce alcune indicazioni importanti in fatto di sicurezza" e "se c'e' stato un leggero aumento, nell'ultimo anno, e' pur vero che per quanto riguarda il triennio si registra una diminuzione di quasi il 9 per cento".
L'assessore ha parlato di "dato significativo" anche se "permangono, invece, elementi negativi per quanto riguarda la violenza in modo diffuso e in particolar modo la violenza sulle donne che ha visto, nel triennio, un aumento di quasi il 50 per cento(violenza domestica e sessuale)". "La sicurezza dei cittadini - ha detto -rappresenta uno degli aspetti qualificanti del nostro agire amministrativo. Ooltre a questa specifica legge e' stata data attuazione all'apposito bando con investimenti per circa 1 milione di euro per azioni volte non solo a installare telecamere o a potenziare illuminazioni dove c'e' bisogno, ma a costruire mano a mano la cultura della legalita' e soprattutto a intervenire in termini di prevenzione. Entro il mese di novembre porteremo in Consiglio il Piano triennale per quanto riguarda gli investimenti, le scelte, i criteri per dare maggiore evidenza al progetto Umbria Sicura". Premettendo che le cifre riportate si riferiscono ai crimini che sono stati denunciati, quindi non alla totalita' dei crimini effettivamente commessi sul territorio regionale, il rapporto mette in evidenza, come detto, che nel triennio 2007/2009 il numero dei reati denunciati e' diminuito del 8,8 per cento.
Molto importante il calo dei furti perche' da tempo, non solo in Umbria, questo tipo di reati costituisce la gran parte di quelli denunciati (in Umbria, nel periodo considerato, una percentuale oscillante tra il 53,94 per cento del 2007 e il 48,56 per cento del 2009). Altre tendenze che sembrano emergere il calo costante delle lesioni dolose, dei sequestri di persona, delle truffe e delle frodi informatiche, degli incendi. Aumentano, invece, le denunce per danneggiamenti, quelle legate alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile. Tra i reati contro la persona, dopo un lieve calo nel 2008, aumentano in percentuale significativa (+ 42,59), nel 2009, le denunce per violenza sessuale. Le risorse regionali destinate all'attuazione della legge 13, previste nel bilancio pluriennale 2009-2010, sono ripartite in 55mila euro per la prima assistenza delle vittime di reato; 55 mila euro per le vittime di reato con danno gravissimo; 55mila euro per approfondimenti conoscitivi circa i fenomeni di illegalita' e criminalita' e la loro incidenza nella vita sociale e produttiva della regione; 385mila euro per gli interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle comunita' locali.
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