di Armando Allegretti

PERUGIA - Sicurezza stradale nel mirino delle istituzioni e dell’Automobile Club di Perugia. Oggi sono stati resi noti i dati relativi agli incidenti stradali avvenuti nel 2010. E il quadro anche se rassicurante (in netto calo) non deve farci abbassare la guardia su un fenomeno sempre più sotto l’occhio attento degli addetti ai lavori.
Gli incidenti stradali ogni anno causano un costo sociale ed umano elevatissimo, tant’è che in Europa se ne sono registrati nel 2010 più di trentamila. Il dato è in netto miglioramento con una riduzione del 10,8% rispetto al 2001 precedente e con un decremento in Italia del 42,4%.

La situazione in Umbria e nella provincia di Perugia è sicuramente migliorata, dove si nota un calo rispettivamente del 32% e del 42%, un dato che “piazza” il capoluogo umbro in linea con la media europea.
In termini assoluti, la regione italiana con il maggior numero di incidenti rimane la Lombardia con 39.322, seguita da Lazio ed Emilia Romagna. La nostra regione si classifica al quint’ultimo posto con “solo” 2.913 incidenti stradali. In Umbria – ha riferito stamattina l’Aci in conferenza stampa a Palazzo Cesaroni – si sono verificati nel 2010 circa 2900 incidenti stradali nei quali hanno perso la vita 79 persone, mentre oltre 4.000 persone hanno riportato lesioni di diversa gravità.

Dai dati resi noti è emerso che il problema della sicurezza stradale non riguarda solo la disattenzione del conducente ma spesso anche i luoghi di transito dei veicoli. Infatti, l’Aci ha ricordato, che le strade urbane, quelle frequentate dai cosiddetti utenti più deboli, si confermano i luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti con feriti.
Inutile dire a tal proposito anche gli orari e i giorni della settimana con maggior numero di incidenti: il weekend si conferma come il periodo della settimana più a rischio e le ore più pericolose rimangono, invece, quelle che vanno dalle 14 alle 17, quando vi è un sostanziale incremento della circolazione dovuto agli spostamenti dal luogo di lavoro verso l’abitazione.
La fascia di età più a rischio, sempre secondo i dati presentati stamani, è quella che va dai 18 ai 29 anni con incidenti che avvengono per lo più durante la notte (circa il 27%).

Degli incidenti avvenuti in Umbria, la maggior parte di essi, è dovuto a comportamenti scorretti da parte del conducente: la velocità elevata, la distrazione e il mancato rispetto della distanza di sicurezza. Ma non solo. E a sottolinearlo è stato l’assessore Regionale Stefano Vinti che è intervenuto ricordando che “si tratta di un dato sicuramente positivo (la diminuzione degli incidenti n.d.r.) nonostante gli investimenti pubblici siano tra i più bassi d’Europa”. “Sicuramente – continua Vinti – la distrazione del conducente è tra le prime cause degli incidenti stradali ma va di pari passo con il problema legato alle infrastrutture viarie, tengo a tal punto a ricordare che proprio ieri la Giunta Regionale ha sbloccato il finanziamento di 3,5milioni di euro per interventi sulla viabilità da parte del Comune e della Provincia”. Infine l’assessore Vinti ha anche annunciato entro l’anno prossimo “la costituzione di un Centro di Monitoraggio regionale, operazione da 5mln di euro, per arrivare a possedere gli strumenti necessari per continuare ad incrementare il lavoro delle istituzioni in merito alla sicurezza stradale”.

Dello stesso avviso anche l’assessore provinciale Luciano Della Vecchia che ha ricordato che “il problema degli incidenti stradali è un problema serio e da non sottovalutare, tant’è che nella nostra realtà c’è un forte interessamento e partecipazione da parte delle istituzioni, questo è confermato anche dalla recente consegna delle deleghe da parte della Regione alla Provincia e al Comune.”
Inoltre l’assessore Della Vecchia ha tenuto a sottolineare “due aspetti fondamentali per far crescere la cultura alla sicurezza stradale, le attività nelle scuole con istruttori preparati e dei corsi di educazione alla sicurezza stradale promuovendo anche l’utilizzo dell’Autodromo di Magione”.
 

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