di Nicola Bossi

PERUGIA - Tutti presenti:l'invito del Presidente della Regione dell'Umbria, Catiuscia Marini, a Palazzo Donini - appuntamento avveneto alle 10,45 di oggi - rivolto gli onorevoli di centrodestra o di centrosinistra e ai presidenti delle province, Polli e Guasticchi, più i rappresentanti di Giunta e Consiglio, è andato a buon fine. La riunione è stata aperta al pubblico solo il tempo di qualche ripresa e scatto fotografico. Poi porte chiuse.

*************AGGIONAMENTO POST-RIUNIONE************ORE 14.00

PERUGIA - La riunione tra Regione, Province, Anci e deputati di centrodestra e centrosinistra ha partorito una strategia comune per arginare i tagli e i provvedimenti della Manovra di Ferragosto proposta dal Governo nazionale. L'accordo si basa su tre aspetti: lo stralcio della chiusura della Provincia di Terni e dei piccoli comuni, nuovi fondi per sostenere la ricostruzione pesante per le frazioni di Marsciano gravemente colpite dal sisma del 15 dicembre 2010, e il riequilibrio dei tagli a favore degli enti locali che hanno già pagato caro la crisi con riduzione dei budget per i servizi al cittadino già nelle altre due manovre del Governo.

Sul fronte della riforma istituzionale la Regione è pronta a fare il suo, magari con un riequilibrio territoriale tra le province, con associazioni dei comuni, ma a fronte di una legge nazionale che parta dal taglio alle Camere e ai vari costi generali. "Non possiamo però accettare- ha spiegato il Presidente Marini - che il tutto si riduca in un taglio assolutamente marginale, sulla base di criteri che non abbiamo ben compreso e che alla fine determinerebbe una inaccettabile “anomalia umbra”, con una regione, unica in Italia, il cui territorio coinciderebbe con quello di una unica provincia”.

Sui tagli agli enti locali si è ricordato che c'è la  necessità di una ridistribuzione  più equa sui tagli tra i diversi livelli istituzionali della pubblica amministrazione: se Regioni, Province e Comuni contribuiscono in minima parte a generare debito pubblico non può gravare soltanto sulle autonomie locali il peso dei tagli, per di più lineari, che non tutelano i comportamenti sani nella gestione dei conti pubblici. Dal luglio 2010 ad oggi, ben quattro manovre, che si sommano, gravano sui bilanci di Comuni, Province e Regioni con evidenti ripercussioni sulle tasse locali e sui tagli dei servizi penalizzando ancora una volta cittadini e famiglie a cominciare da quelle con redditi bassi.

Sui fondi per la ricostruzione di Marsciano - La presidente della Regione Catiuscia Marini ha rinnovato ai parlamentari umbri la richiesta affinche' si trovi presto una soluzione normativa che consenta l'avvio dell'opera di ricostruzione nell'area del marscianese.

La Marini ha ricordato che la Regione Umbria, ha gia' individuato sue risorse finanziarie, anche in considerazione delle norme della manovra finanziaria che prevedono la compartecipazione al finanziamento per interventi di ricostruzione di danni causati da calamita' naturali.

''Norma che comunque come Regioni - ha detto la presidente - non condividiamo e sulla quale presenteremo un ricorso alla Corte Costituzionale''.

A tale riguardo la senatrice Anna Rita Fioroni ha informato i presenti di una lettera inviatale dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, con la quale conferma l'impegno del Governo ''per arrivare finalmente ad una soluzione accettabile''.
 

 


 

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