PERUGIA -  Perugia è uno dei vertici del “triangolo maledetto” del tumore dello stomaco: nella zona compresa fra il capoluogo umbro, Pesaro e la bassa Romagna il tasso di incidenza di questa neoplasia è fra i più alti al mondo. Ed è proprio l’Umbria a detenere il triste record italiano, con 28 casi su 100.000 abitanti negli uomini e 13 nelle donne: 300 nuovi malati ogni anno. “La causa va cercata nella dieta, in particolare nel consumo di carni rosse alla griglia e di insaccati, da noi pressoché quotidiano – spiega la dr.ssa Stefania Gori, Dirigente medico della Clinica di Oncologia del Santa Maria della Misericordia che ha organizzato un incontro aperto ai cittadini proprio su questo tema -. Le persone non conoscono questa neoplasia, nonostante sia il quarto big killer e colpisca più di 12.500 individui l’anno con 7.500 decessi nel nostro Paese. Per questo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOMha deciso di realizzare un progetto specifico su questa malattia e di pubblicare la prima guida certificata dagli oncologi su come prevenirla e affrontarla, disponibile in tutte le librerie (Giunti editore)”.

L’incontro di mercoledì 19 Ottobre prevede la partecipazione del Commissario Straordinario dell’ospedale Dottor Walter Orlandi, del Direttore della SC di Oncologia Medica Dottor Lucio Crinò e i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, Prof Carlo Porcellati presidente dell’AVONCOL-onlus e del Presidente dell’AUCC Avvocato Giuseppe Caforio. Osserva la Dott.ssa Gori “La testimonianza di persone che hanno affrontato e sconfitto il cancro è fondamentale -: oggi si tratta di un male sempre più curabile e la ricerca mette costantemente a nostra disposizione nuove armi. Nel caso del tumore gastrico, si sono registrati importanti progressi con trastuzumab in combinazione con la chemioterapia per il trattamento dei casi metastatici HER2 positivi (cioè che esprimono questa proteina prodotta da un gene specifico), che rappresentano circa il 16% del totale”. Trastuzumab è un farmaco che agisce su specifici bersagli molecolari, già ampiamente utilizzato nel tumore della mammella disponibile da quest’anno in Italia anche per il cancro dello stomaco.

L’obiettivo dell’incontro di oggi è educare alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, per riuscire a sconfiggere una malattia che viene purtroppo troppo spesso individuata in stadi molto avanzati. “Esistono alcune condizioni di vulnerabilità che vanno conosciute e che devono suggerire approfondimenti, come la gastroscopia – spiega Lucio Crinò –. Fra queste, oltre a stili di vita errati, la familiarità, l’infezione da Helicobacter Pylori, gastrite cronica, ulcere, polipi. Scoprire il tumore ai primi stadi può fare la differenza”. Nel libro promosso da AIOM ampio spazio è dedicato alla conoscenza dei fattori di rischio ma anche alle domande giuste da porre al medico, dalla fase dei controlli” 

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