di bnc

PERUGIA - Perse ormai per sempre le Province - in sei mesi Governo vuole fare riforma della Costituzione -, ora i piccoli e grandi Comuni cercano di non fare la stessa fine dopo i tagli della manovra finanziaria che azzerano praticamente i bilanci e rendono impossibili mantenere i servizi. La rabbia dei sindaci si è manifestata anche oggi davanti alla Prefettura prima dell'incontro con il Prefetto per chiedere maggiore rispetto per i Comuni e più risorse per continuare ad andare avanti.

Ai rappresentanti dello Stato l'Anci Umbria ha consegnato il documento redatto lo scorso 5 settembre d regione, comuni e province dove si evidenziato che "la manovra finanziaria del Governo aprirà tempi duri per le amministrazioni comunali, aggravati inoltre dalle modifiche che riguardano anche i vincoli imposti dal patto di stabilità interno''''. Per questo motivo Regioni, Province e Comuni hanno deciso di insediare un gruppo di lavoro congiunto per presentare un progetto di riordino istituzionale. L'Anci Umbria contro la Manovra farà ricorso alla Corte Costituzionale e con altre lotte di carattere giuridico-legale, per avere almeno in questo modo un pò di attenzione da parte del Governo".

"La nostra protesta ha raggiunto livelli alti ed è arrivata fin qui - ha affermato il presidente di Anci Umbria, Wladimiro Boccali - per segnalare anche che non saremo più in grado di gestire quel malessere sociale che inevitabilmente aumenterà nelle nostre citta".

"Soprattutto non saremo in grado - ha aggiunto il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo - di coprire un taglio ai bilanci che si prospetta del 40-45% e questo significhera eliminare servizi fondamentali ai cittadini che porteranno ad un effettivo impoverimento delle citta, per una crisi economica che inevitabilmente si trasformerà in crisi sociale".

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