PERUGIA -  A seguito di una segnalazione di una società cooperativa di Spoleto, Cittadinanzattiva - Umbria avvisa tutte le imprese a fare la massima attenzione alle comunicazioni del Registro del mercato nazionale.

Nella busta un modulo in cui, sotto i dati dell’impresa destinataria della missiva, c’è una richiesta di modifiche alla registrazione originale. In alto a caratteri più piccoli la preghiera di aggiornare i dati, pena la possibile cancellazione.

La firma e l’invio del modulo comporta invece la sottoscrizione di un contratto triennale per l’acquisto di spazi pubblicitari su internet, ad un prezzo di 1.271,00 euro all’anno, gestiti dalla società Avron, con sede a Bratislava, in Slovacchia, che non ha sedi operative in Italia.

Si può recedere entro 10 giorni dalla data dell’ordine. Fa fede il timbro postale, la busta di spedizione però non viene timbrata, essendo l’affrancatura a carico del destinatario.
L’inserzione pubblicitaria ha la durata minima di tre anni, automaticamente prorogati per un ulteriore anno, e così via, qualora entro tre mesi dalla scadenza non si comunichi formale disdetta a mezzo raccomandata.
Per qualsiasi controversia è competente il tribunale di Bratislava.

Possono essere nel mirino di questa società le imprese di ogni parte d’Italia, dei settori più disparati: auto e mobilità, banche e assicurazioni, industria, prodotti alimentari, servizi, logistica, edilizia e immobili, sanità, computer e internet, turismo, commercio, arte e, sembra anche le parrocchie.

Qualche anno fa, centinaia di aziende hanno ricevuto lettere dello stesso tenore dal Registro italiano in internet, della tedesca DAD (Deutscher Adressdienst GmbH) e pagato € 958,00 Euro.
Nonostante le sanzioni dell’Autorità garante per la Concorrenza e il Mercato per pubblicità ingannevole e una inchiesta della Procura della Repubblica di Roma, nessuna impresa è riuscita a riavere i soldi, anzi ancora oggi ricevono solleciti per mancato pagamento degli anni successivi al primo.
 

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