Di Ciuenlai - In Regione lo chiamano “l'Orlandicellum”. Parliamo del provvedimento di riordino della dirigenza regionale che, dovrebbe tra qualche mese, ridisegnare gli apicali di palazzo Donini. Il nome deriva dalla convinzione che il disegno di legge sia stato costruito, soprattutto, per permettere la rotazione dei dirigenti ed in particolare del capo della sanità umbra Walter Orlandi.

“Daje, daje” Luca Barberini l'ha spuntata. Si prevedono infatti tempi brevissimi per l'approvazione. Il Presidente della Commissione competente e del Consiglio sono Brega e Daniela Porzi, due amici” di corrente dell'assessore alla sanità. E adesso è il caso di porsi una domanda. Come mai la Presidente Catiuscia Marini, dopo aver fatto il possibile e l'impossibile, prima per evitare e poi per rimandare il D.L., ha improvvisamente ceduto, abbandonando uno dei suoi più fedeli funzionari? Un funzionario con quale si era messa in mostra ,più di una volta, anche in questi giorni, nelle iniziative pro Renzi . Don Camillo risponderebbe così “E' la politica vostro onore”.

Gli equilibri nel Pd umbro sono cambiati e di brutto. La Governatrice ha perso pezzi importanti che sono andati verso il Ministro Orlando e nella corrente di maggioranza i bocciani sono quelli che hanno costruito una fitta rete di relazioni politiche, che hanno loro permesso di essere il punto di riferimento più importante dei democratici nella nostra regione. Di più. A Roma la Marini, naviga dietro la stella ormai caduta di Orfini e Bocci dietro alle insegne del Ministro Lotti e, soprattutto, di Franceschini, due dei personaggi più “forti” del Pd. “Catiuscia” potrebbe quindi aver preso atto della nuova realtà.

Non è quindi escluso che in futuro i due ex nemici possano diventare alleati. Ma dovranno cambiare tante cose, “in primis” i segretari del Pd (Regionale, provinciali e comunali dei capoluoghi) e”in secundis” la linea per le prossime candidature alle amministrative. Ed è tutta roba indigesta per la Presidente e la sua ridotta ciurma.

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