PERUGIA - Neanche il tempo di festeggiare per il referendum, che la macchina civica-politica del popolo umbro si sta già rimettendo in modo. Obiettivo: creare i primi nuclei per discutere sulla proposta referendaria di abolire la legge elettorale con le liste bloccate dove gli eletti non li scelgono i cittadini ma i partiti.  Il Popolo Viola di Perugia, insieme ai comitati pro-acqua e nucleare, decideranno in questi giorni se avere la forza per dare vita ad una nuova raccolta di firme da concretizzarsi già in estate fino in autunno.

Il popolo civico-politico umbro discuterà su questa proposta:

E’ nato! È nato il comitato promotore: una rosa di adesioni che fanno ben sperare: Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Maurizio Pollini, Tullio De Mauro, Mario Pirani, Umberto Ambrosoli, Alberto Asor Rosa, Gae Aulenti, Andrea Carandini, Luigi Brioschi, Vittorio Gregotti, Renzo Piano, Carlo Federico Grosso, Benedetta Tobagi, Franco Cardini, Luciano Canfora, Margherita Hack, Carlo Feltrinelli, Inge Feltrinelli, Rosetta Loy, Giovanni Sartori...
Il primo quesito riguarda il premio di maggioranza per la lista più votata alla Camera, il secondo il premio di maggioranza per la lista più votata al Senato e il terzo l’abrogazione delle candidature multiple. L’attuale legge elettorale prevede un sistema proporzionale con premio di maggioranza, di cui possono beneficiare singole liste o coalizioni.
Il secondo quesito con il primo abrogano l’assegnazione del premio alle coalizioni, sia alla Camera sia al Senato. Il premio di maggioranza viene così attribuito alla lista singola che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Restano, invece, le norme sull’indicazione del "capo della forza politica" e quelle sul programma elettorale. La soglia di sbarramento viene elevata al 4 per cento alla Camera e all’8 per cento al Senato
Il terzo quesito intende cancellare la possibilità per il candidato eletto in più circoscrizioni di optare per uno dei seggi ottenuti, consentendo ai primi dei non eletti di subentrargli. Grazie a questo meccanismo, nell’attuale legislatura un terzo dei parlamentari è stato scelto, dopo le elezioni, sulla base delle decisioni di chi era stato eletto. Se passerà il quesito referendario verrà abrogata la possibilità di candidature multiple alla Camera e al Senato.
Le 500.000 firme per questo referendum andrebbero raccolte entro settembre. Ce la possiamo fare!

Condividi