PERUGIA - Il randagismo è stato l’argomento all’ordine del giorno della terza commissione consiliare in Provincia, presieduta da Luca Baldelli. L’argomento è stato trattato a partire da un Odg presentato da Enrico Bastioli (Socialisti Italiani) dal titolo “Misure per combattere fenomeni di randagismo”. A partecipare alla commissione sono stati il vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano rossi insieme ai responsabili del settore della Asl 1,2 e 3.

Nel documento Bastioli chiedeva “di compiere una ricognizione circa le difficoltà che si trovano ad affrontare in particolare i piccoli comuni, sia di ordine operativo sia di ordine economico, anche alla luce dei tagli presenti in finanziaria, ed individuare percorsi di collaborazione tra enti che consentano una razionalizzazione delle funzioni relative alla prevenzione del randagismo. Verificare la possibilità di modifiche alla normativa vigente che sollevino i Comuni da responsabilità che, l'enne restando le loro funzioni in materni ili lotta al randagismo, risultano talvolta oggettivamente sproporzionate. In ultimo sarebbe utile stipulare un protocollo d'intesa tra Polizia Provinciale, Polizia Municipale. Corpo forestale dello Stato che preveda un puntuale monitoraggio dei fenomeni di randagismo”. Aviano Rossi ha spiegato che da anni, attraverso lo Sportello a 4 Zampe la Provincia di Perugia si occupa del ‘benessere degli animali’. “Recentemente – continua Rossi - stiamo lavorando per spostare questo servizio all’interno della Polizia Provinciale.

La competenza prevalente, per legge, è a carico della Polizia Provinciale che avrà comunque bisogno degli sportelli polifunzionali della Provincia per le diverse attività di sensibilizzazione. Questo spostamento risolve anche le questioni a volte sollevate dalla Regione dell’Umbria in termini di competenze sulla materia. La Regione dell’Umbria, sulla base del lavoro svolto da noi, sta facendo un progetto per il contenimento del randagismo. Quando questo sarà operativo noi ci metteremo a disposizione. Fino ad allora adiamo avanti. Potremmo anche valutare l’ipotesi di stilare una “proposta di legge” o chiedere un confronto con l’assessorato regionale competente”. A relazionare davanti ai consiglieri sono stati i responsabili delle ASL 1,2 e 3 rispettivamente Dott. Sonaglia, Dott. Mancini, Dott. Paeselli.“E’ compito delle Asl – ha affermato Sonaglia - combattere il randagismo attraverso sterilizzazioni e inserimento dei cani vaganti senza microcip all’interno dei canili, ma noi abbiamo anche altre competenze. Lo Sportello a Quattro Zampe della Provincia, pur essendo un’ottima iniziativa, dovrebbe fare da filtro e non imporre o dare indicazioni su quello che si dove fare. La Polizia Provinciale invece può essere molto importante per il rilevamento della presenza di cani. Il Progetto Regionale sul Randagismo risale al 2007-2008 ede è un buon progetto che spero diventi presto Legge”.

Il Dott. Pauselli ha spiegato che in Umbria non si può parlare di randagismo da di cani vaganti e che serve costanza nella vigilanza del territorio. “Inoltre – ha ricordato Pauselli – si deve entrare in una logica collaborativi fra enti e evitare la costruzione di nuovi canili aumentando stimolando l’affidamento dei cani. La dottoressa Mancini ha puntato l’attenzione sulla diminuzione del flusso d’ingresso nei canili cercando di cippare il maggior numero di cani magari aumentando i controlli”. “È bene ricordare - spiega Mancini - che su 900 cani presi all’anno, 500 si restituiscono attraverso il cip ma 400 restano nei canili. Per incentivare l’adozione dei cani si potrebbe ricorrere ad un addestramento dei randagi a stare al guinzaglio e rispettare alcune regole così da diventare più appetibili per l’adozione”. Il consigliere Teodoro Armillei (Pd) ha affermato “noi come Provincia non possiamo sostituirci a chi per legge si occupa di randagismo. Lo Sportello a 4 Zampe può essere un intermediario ma non sovrapporti al servizio delle Asl. Il randagismo si può diminuire ma non estinguere. Sarebbe utile una sterilizzazione obbligatoria con iscrizione su registro come cane da riproduzione per chi non sterilizza. Un’idea per aumentare l’affido dei cani potrebbe essere quella di dare un incentivo in denaro a chi prende in carico il cane, facendolo diventare proprietario e responsabile”.

Il consigliere Giampiero Panfili (Pdl) ha chiesto più controlli e più sanzioni mentre la consigliere Laura Zampa (Pd) ha sostenuto che questi tavoli di confronto sono essenziali per andare verso un indirizzo comune. Presto verrà stipulato un documento unitario sull’argomento che verrà portato in terza commissione e poi in consiglio

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