Di Ciuenlai - L’adattamento teatrale del comportamento elettorale del Pd comprende tutti i generi; Commedia, Farsa, Tragedia, Circo ecc. Cosa che unita dal declino costante , dovuto a ragioni politiche mai rimosse,   hanno determinato l’immensa sconfitta delle regionali. 

La storia bisogna raccontarla tutta perché, altrimenti non si capisce a quali livelli si è ormai arrivati nel fare politica, tra quelli, che una volta, Ahimè,  si vantavano di saperla declinare con la P maiuscola. E non si è salvato niente e nessuno. Mi domanderete ma come si possono fare e concepire tanti errori in una volta sola. Con l’autoreferenzialità di una “sedicente” classe dirigente, che per 15 anni si è convinta, guardando il mondo da dietro le tendine dei palazzi, di essere “L’invincibile armata”, tanto invincibile che finì in fondo al mare. Guardate dunque, esaminandole capitolo per capitolo, quante “castronerie “ sono state consumate in poco più di un mese, da gente che , sulla carta, avrebbe dovuto “conoscere il mestiere” :

IL PARTITO -  Allora scoppia Sanitopoli. Il segretario vene arrestato e arriva il commissario. Sorpresa! Non è uno di quelli che avevano vinto il congresso, come ci si poteva aspettare,  ma quello che l’aveva perso, Verini. Non solo, ma oltre al segretario , tutti gli organismi dirigenti vengono “bannati”, in una delle più grandi “purghe”, per fortuna indolori, che l’Umbria, ma forse l’Italia Repubblicana ricordi.  Insieme al commissario viene allestito un club di persone che vengono abilitate a prendere tutte le decisioni per la prossima campagna elettorale, candidato e lista compresa. Domanda;  se il Capo del Governo venisse arrestato, sostituito dal capo dell’opposizione che , scioglie le camere e nomina un’assemblea di persone di sua fiducia che lo affiancano nella gestione dello Stato, che nome dareste a  questa situazione? Come avete detto? Ah “colpo di stato”.  Esagerati è solo il Pd!

LA “STRATEGIA” –  Con il 70% della popolazione già Governata dalla destra, un declino elettorale costante e le vicende giudiziarie da sterilizzare occorre un’idea  forte che faccia ribaltare la situazione.  Trovato :  la parola  magica per  svangarla, è “civico”. Cioè si prende uno o una che non sono in politica , gli si fa costruire una o più liste civiche, si mette tutto davanti alla coalizione e , senza far rumore, ci si nasconde dietro. E’ andata bene ad Assisi , perché non dovrebbe andare bene anche alla Regione? Qualcuno fa notare che dopo Assisi  i tre successivi esperimenti sono finiti tragicamente.  E non in comunelli di montagna, ma a Perugia, a Foligno e a Spoleto.  L’Analisi? “Candidati troppo di sinistra o troppo poco moderati per acchiappare i voti voti della  destra”. E allora invece di cantare l’unica canzone che serviva e cioè  “ricominciamo” , magari per perdere con onore, ma riaprendo ai principi e ai valori fondanti della sinistra, si cerca direttamente in campo avverso. Per la serie “semo de coccio” si ricomincia la rincorsa a destra e qui arriviamo a ”oggi  le comiche”.

I CANDIDATI -  Cerca cerca , parlando (dice, ma non è sicuro) , con il Cardinale spunta  il nome di Andrea Fora capo della Confcooperative (le coop bianche). E’ uno che ha sempre lavorato nel sociale; bene! E’ un recente sostenitore alle scorse comunali di Pg di Romizi e degli assessori di centrodestra  Varasano e Cicchi. Bene, anzi benissimo!  E subito parte la canzone “E’ l’uomo per me , fatto apposta per me”. Ma nell’euforia, si sa, i dettagli possono sfuggire.   Dopo pochi giorni si scopre, infatti,  che per qualche ragione a noi sconosciuta, ma sostenuta dai giudici, che Fora è stato rinviato a Giudizio per questioni legate alla gestione delle mense scolastiche del capoluogo. Apriti cielo! Il “popolino” democratico si chiede : “Ma come  abbiamo mandato a casa, con tanto di comunicato del segretario nazionale,  una presunta indagata per sostituirla con un processato sicuro?”.  Ossevazione peregrina.   Quelli che comandano il Pd invece di chiedersi  se, è opportuno candidare a Presidente della Regione una persona che ha un processo pendente per questioni riguardanti il funzionamento di servizi della pubblica amministrazione, decidono, con il placet di Zingaretti, di andare avanti, suicidandosi in due mosse. Primo, lo dichiarano ufficialmente” il loro candidato”, togliendogli praticamente la patente di civico. Secondo gli fanno aprire la campagna elettorale con tanto di Pagine web “Fora Presidente”. Lo fanno dimettere da tutti gli incarichi e gli fanno preparare il programma,  con il quale organizza ed inizia un tour per l’Umbria per farsi conoscere. Intanto, mentre Fora sgobba,  a Roma ci si allea coi 5 stelle.  Qualcuno pensa “però una roba che riunisce noi, i  (finti) civici e i  grillini potrebbe riaprire la partita”. Qualcuno si mette a ridere. Pensare che i 5 stelle possano allearsi con quelli che hanno denunciato e fatto sbattere in galera, decretando la fine della legislatura ,sembra una pura utopia. E invece no, lì a breve arriva la lettera di Di Maio che in pratica dice “Se troviamo un candidato comune , si può fare”. E si fa. Ma a quel punto Fora, che continua imperterrito a fare la campagna come candidato presidente,  è segato. Lui lo sa, ma continua, mentre i suoi alleati ne cercano un altro. E qui va in onda una serie di telefilm dal titolo “la meio Umbria”. Il duo Pd – Msi sonda (o meio fa finta di sondare) alcuni illustri personaggi offrendogli la candidatura e sapendo,in partenza, che la risposta sarebbe stata all’unisono, No! Lo scopo è chiaro. Fare in modo che nell’immaginario collettivo chiunque venga proposto non può che provenire dalle eccellenze regionali. E la cosa un po' funziona. Spunta Bianconi , che se fosse stato presentato senza questo teatrino avrebbe, immancabilmente, dato viva a migliaia di esclamazioni dello stesso tipo “Ma chi ca…..volo è?”.  Invece così è diventato più digeribile e considerato discretamente competitivo. Anche lui ha un pedigree  fatto ad hoc per la bisogna. Presidente di Federalberghi, Ottimo! Imprenditore, perfetto! Sostenitore del sindaco di centrodestra di Norcia Alemanno e di una candidata di Forza Italia alle recenti Europee, fantastico! E , infine,  si dice ammiratore dell’ex Ministro leghista centinaio, tombola! Con questi requisiti Verini e Di Maio rispondono “me lo incarti,  che lo porto a casa”, E Fora? Ah già e adesso chi glielo dice? Glielo dice Bianconi che lo nomina sul campo suo vice. E la cosa piace perché avere al vertice two fan del centrodestra è meglio di one. Tutto finito? Manco per  niente. Perché anche qui  spuntano “i dettagli”.  Passano due o tre notti e, una inchiesta giornalistica di una testata che farebbe campagna per il centrodestra, svela che le aziende di Bianconi hanno ricevuto , lecitamente, legalmente e giustamente rispetto alle regole, 9 milioni di contributi per la ricostruzione dell’ultimo e terribile sisma per la Valnerina. Ora la questione non ha nessun risvolto o valore giudiziario, ma pone immediatamente una domanda :  “Può un proprietario di aziende che possono usufruire di contributi pubblici gestiti ed erogati anche dalla Regione diventare Presidente della stessa?”.  La risposta sarebbe “meglio di no”, ma ormai è tardi e bisogna fare con quello che passa il convento.  E così la vicenda “candidati” mette in luce che il Pd li ha “ comprati” a scatola chiusa, senza conoscerne pregi e difetti. Cercava solo persone di destra, per competere a destra. Per non farsi dire che sono "tirati" ne hanno candidati addirittura due “ "E se erano tre ne candidavamo pure tre” avrebbe detto il grande Alberto Sordi.

LA CAMPAGNA ELETTORALE – Di fronte a questo enorme  “casino”, con una questione giudiziaria sul groppone grande come il sistema solare, con candidati presidenti  “dell’altro mondo” e una lista piena di quelli che hanno gestito la scorsa legislatura,  ci voleva una campagna elettorale col botto.  E allora “le cime” di via Bonazzi  hanno trovato due argomenti coi fiocchi. Hanno ripetuto fino alla noia, in una Regione nelle quale il 65% dei comuni è amministrato dal centrodestra, che bisognava evitare di consegnare l’Umbria “alla destra più pericolosa di sempre”, facendo finta di non  accorgersi che la cosa era già avvenuta per colpa loro. I barbari, la “Boba” Salvini , stavano già a Perugia, Terni, Foligno, Orvieto, Spoleto, Bastia, Todi e in ogni luogo. Poi si è continuato , in presenza di numeri economici devastanti, con la difesa , a spada tratta, della Giunta uscente che aveva “governato bene”, tanto bene che ha deciso di andare a casa un anno prima del previsto.  Infine si è giocata l’ultima carta la sanità pubblica. Attenzione “i barbari” la privatizzano. Una pistola caricata a salve perché gran parte dei cittadini sanno perfettamente che questo è già , in buona parte, avvenuto. Le liste d’attesa continuano e moltissime persone se vogliono avere una visita o una prestazione veloce, soprattutto se la preferiscono vicino casa, si rivolgono all’intramoenia o ai privati, pagando di persona. Oggi in Umbria ci sono strutture non pubbliche, che hanno accettazioni e sale di ‘attesa, sempre piene, grandi quanto quelle del Silvestrini . Vuol dire che quella”sinergia” tra pubblico e privato, che la destra profetizza , è già in corso e non è, purtroppo, una novità per nessuno. 

Ora, lla fine di questo sconquasso,  tutti si sono rimasti sorpresi, non dalla vittoria della Tesei, ma dalle proporzioni del  distacco. Anch’io, perché di fronte ad un bordello politico di questo genere di Pd e soci , 20 punti sono veramente pochi.

 

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