Tre anni di lavoro, investimenti nella formazione di figure professionali e in interventi affinché la struttura avesse tutti i requisiti necessari per diventare un centro specializzato in Pet therapy, ovvero Interventi assistiti con gli animali (Iaa). A realizzare questo ambizioso progetto sono Claudio Baldelli ed Eleonora Fabbroni dell’azienda agricola e fattoria didattica Baldo&Riccia, situata a Ponte d’Oddi, Perugia. Che diventa così la prima fattoria didattica ad essere accreditata, tramite il nulla osta di Regione Umbria e Asl Umbria1, presso il Ministero della salute come Centro specializzato regionale in Iaa, in particolare con cani, gatti, conigli e asini.

Il tutto nasce nel marzo del 2015 quando la Conferenza Stato-Regioni approva l’accordo e le linee guida per gli interventi assistiti con gli animali, che mirano a garantire sicurezza, efficacia e benessere di utenti e animali coinvolti, ampliando anche il concetto di Pet therapy non solo alle terapie, ma anche a tutte le attività ludico-ricreative e didattiche che si svolgono con cavalli, asini, gatti, cani e conigli. Normativa che sancisce l’obbligo di abilitazioni professionali e aziendali dei soggetti che intendono svolgere attività di interazione diretta tra persone e animali previste per legge. Sono tre le tipologie di interventi previste dalla normativa: Terapie assistite con gli animali (Taa) azioni terapeutiche personalizzate al singolo individuo, erogabili con prescrizione medica da medici specialisti; Educazione assistita con gli animali (Eaa) per attività di gruppo volte a favorire l’apprendimento e lo sviluppo personale; e Attività assistite con gli animali (Aaa) a fini ludico-ricreativi e socializzazione. Le linee guida nazionali sono state recepite dalla Regione Umbria nel maggio del 2017.

“Abbiamo deciso di aprirci a questa nuova sfida nel sociale – spiegano Claudio ed Eleonora –, con la convinzione che le nostre tradizioni possano rendere l’agricoltura un motore di benessere psico-fisico per le persone. Gli obiettivi della Pet therapy sono appunto la promozione del benessere emotivo, sociale e fisico degli utenti, il supportare percorsi riabilitativi e terapeutici, favorire l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita”. “Naturalmente il centro si avvale di professionisti che devono aver svolto il percorso di formazione per le specifiche qualifiche ed essere certificati in Iaa – specifica la coppia nella vita e nel lavoro –. Ed è richiesta anche una formazione continua per aggiornarsi sulle nuove metodologie e pratiche”. Le figure richieste sono psichiatri e psicologi che supervisionano e conducono i programmi terapeutici, educatori e pedagogisti che progettano le attività educative, medici veterinari che monitorano e garantiscono il benessere dell’animale e i coadiutori delle specie di animali previsti per legge che si occupano della gestione di cane, gatto, coniglio, asino o cavallo durante gli interventi assistiti.

“Gli animali devono essere selezionati, educati e monitorati da esperti in comportamento animale – spiegano ancora – ed essere sottoposti a controlli veterinari regolari, oltre ad avere momenti di riposo adeguati per garantirli il benessere fisico e psicologico”. Essere un centro di Pet therapy comporta anche il rispetto di un rigoroso protocollo di igiene per prevenire infezioni e malattie zoonotiche, avere ambienti sicuri e adeguati per lo svolgimento delle attività e mettere in campo delle procedure di emergenza utili all’occorrenza. Le attività, inoltre, vengono valutate e monitorate per verificarne l’efficacia.

Varie le convenzioni sottoscritte inerenti la formazione specializzata e i tirocini con enti formativi fuori regione e in Umbria. “Abbiamo aderito anche con entusiasmo al progetto in agricoltura sociale dal titolo Sip (Social integration partnership) – concludono –, in partnership con la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Progetto attraverso il quale ragazzi con disabilità cognitiva vengono nella nostra azienda a svolgere attività con i nostri asini. Da due anni, infine, siamo tra i centri estivi convenzionati con il Comune di Perugia per accogliere bambini autistici e con ritardo cognitivo”. Una realtà quella di Baldo&Riccia dalle molteplici funzioni: Centro specializzato in Iaa, fattoria didattica per esperienze educative rivolte a scuole e famiglie e agriturismo con prodotti biologici coltivati e prodotti direttamente dalla stessa azienda. Le attività in Iaa partiranno a settembre.

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