PERUGIA - “L’abbattimento dell’ultimo diaframma nella carreggiata Nord della galleria Collemaggio, nel comune di Valfabbrica, sulla strada statale 318, avvenuto nei giorni scorsi, di fatto, ha segnato la piena ripresa dei lavori al Cantiere. Il completamento della Perugia/Ancona – commentano l’assessore Ilio Liberati (Infrastrutture) e il sindaco di Valfabbrica Ottavio Anastasi – è una delle infrastrutture strategiche per lo sviluppo e l’ammodernamento dei due territori e ci auguriamo che il Cantiere, ora, possa proseguire senza ulteriori interruzioni”. Liberati e Anastasi auspicano, inoltre, che la “piena operatività del cantiere possa portare alla conclusione dei lavori entro i termini previsti, nella primavera 2014”.
“La canna Nord della galleria - precisa il sindaco di Valfabbrica - è quasi completata, mancano da scavare circa 10 metri. L’abbattimento totale è previsto per il prossimo mese di novembre e la conclusione sarà festeggiata con una manifestazione pubblica”.

Assessore e sindaco stanno seguendo la vicenda con particolare attenzione e già nelle ultime settimane, a seguito di incontri operativi a Palazzo dei Priori, avevano avuto modo di esprimere “soddisfazione” per la positiva soluzione del subentro di Impresa S.p.A. alla B.T.P. nella realizzazione del tratto Pianello – Valfabbrica, grazie soprattutto all’interessamento della Regione e della Società Quadrilatero.
Da parte delle due amministrazioni comunali “proseguirà l’azione di sostegno e vigilanza nell’esecuzione dell’opera per garantire rispetto dei tempi, attenzione agli aspetti ambientali e alla sicurezza sul lavoro”. In relazione a ciò, c’è piena condivisione con il protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dalla Regione Umbria in materia di sicurezza sul lavoro nei cantieri del sistema viario Quadrilatero Marche - Umbria, con particolare riguardo alla Strada Statale 77 “Val di Chienti”: “un ulteriore strumento a tutela della salute e della vita di chi lavora”.

Passo avanti anche in un’altra vicenda, che i Comuni di Perugia e Valfabbrica stanno seguendo da vicino: il completamento dei lavori della diga del Chiascio, una infrastruttura ritenuta “decisiva” per i due territori, sia per gli aspetti irrigui, sia per quelli idropotabili.
Ieri, infatti, il Consiglio regionale ha approvato la legge che trasferisce le competenze dell’Ente irriguo umbro-toscano (che cesserà la propria attività il prossimo 6 novembre) al nuovo soggetto pubblico economico “Ente acque umbro-toscano”.

“Si consolida, così, la governance per la gestione delle acque - commenta l’assessore Liberati - e per gli investimenti infrastrutturali già previsti. Tra cui anche i 43 milioni di euro per la conclusione dell’iter progettuale dei lavori di completamento della diga del Chiascio, così da renderla utilizzabile in tempi ragionevoli e garantire le funzioni necessarie”.
L’impianto, una volta a regime, permetterà l’utilizzo di circa 700 – 800 l/sec. di acqua per uso potabile, diventando così “una fonte di approvvigionamento particolarmente preziosa”.

Condividi