PERUGIA - La revisione della legge 12 del 1995 da parte della Regione ha comportato per la Provincia di Perugia, insieme a quella di Terni, nuovi criteri e nuovi indirizzi per la gestione delle domande presentate dal 1° ottobre 2011. Le novità riguardano la soglia minima dell’investimento complessivo da finanziare, €. 31.250, la data dalla quale un’impresa costituita può presentare la domanda di finanziamento ovvero 365 giorni e non più 180, l’innalzamento dell’età dei beneficiari, da 32 a 35 anni, e le priorità rispetto all’assegnazione delle risorse.

Rispetto a queste ultime, da prevedere all’interno di specifiche graduatorie, una riserva del 20% delle risorse disponibili sono destinate alle imprese costituite da lavoratori in cassa integrazione o iscritti alle liste di mobilità; un altro 40% è riservato alle imprese a totale o prevalente composizione femminile; le rimanenti risorse disponibili sono assegnate alle imprese che non ricadono nelle categorie precedenti. “Sulla validità di questa legge – ha sottolineato l’Assessore provinciale alle partecipazioni azionarie e sostegno alle attività produttive Ornella Bellini - ci siamo espresse altre volte e non ci torniamo in questa sede. Diciamo che ha prodotto risultati importanti. La revisione si cala in un contesto di pesante crisi economica ed occupazionale e prova a dare risposte prioritarie a due fasce sociali particolarmente toccate da questa crisi: le donne e quei giovani che sono cassintegrati o iscritti nelle liste di mobilità e vogliono rimettersi in gioco con attività autonoma in quanto hanno un mestiere o una professione da spendere.

Lo stesso innalzamento dell’investimento minimo complessivo ad euro 31.250, che può essere agevolato fino a 25.000 euro, tiene conto della nuova misura del “microcredito” messa in campo dalla Regione e gestita da Sviluppumbria che può agevolare imprese con un investimento inferiore alla soglia sopra citata e prevista dalla legge 12”. Restano immutate alcune condizioni: le imprese che possono partecipare sono soltanto società commerciali, cooperative ed imprese individuali (ad esclusione quindi di quelle che fanno riferimento ad ordini, albi, elenchi o registri speciali); le quote di finanziamento e le tipologie di agevolazioni ammesse a rimborso; le scadenze tecniche (31 marzo e 30 settembre di ogni anno); l’istruttoria amministrativa della pratica, la valutazione tecnica dei progetti imprenditoriali da parte di un nucleo di valutazione, la non comulabilità con altre provvidenze comunitarie, statali e regionali.

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