SAN GEMINI - A San Gemini sta sorgendo la diciottesima stella dell’Avis nella Provincia di Terni.
Mercoledì scorso, nella sede della Pro-Loco di San Gemini, messa a disposizione per l’occasione, si è costituito il Comitato promotore dell’Avis comunale San Gemini.
Ne fanno parte Manola Amaranto, Elisa Bisonni, Paola Francescangeli, Francesca Sabatini, Morgana Violati, Dino Austeri, Corrado Carducci, Roberto Manni, Massimo Primieri e Franklin Watts. Il supporto medico sanitario sarà assicurato dalla dottoressa Micaela Giovannetti, coordinatore del Comitato è stata nominata Manola Amaranto.
Il Comitato è l’embrione della futura Avis Comunale San Gemini, che ha il compito di promuovere la donazione periodica, anonima, gratuita del sangue in una cittadina in cui non è presente una struttura organizzata né dell’Avis e neppure di altre Associazioni con gli stessi scopi istituzionali.
La costituzione è avvenuta alla presenza del Presidente dell’Avis Provinciale, Dino Iannaccio ed è il risultato dell’impegno personale ed istituzionale di Alberto Belli, Presidente dell’Avis Comunale Terni, e di Stefano Mammoli, Presidente dell’Avis Comunale Acquasparta.

Gli attuali componenti del neonato Comitato, coadiuvati da diverse cittadini di San Gemini, hanno già dato prova, nell’estate scorsa, durante la manifestazione “Idea Perù”, di una forte energia e attaccamento alla Missione Avis. Lo hanno fatto impegnandosi nella promozione del Progetto Provinciale “Unità Raccolta Mobile di sangue intero” volto all’istituzione di una Unità Mobile per la raccolta del sangue itinerante nella provincia di Terni. In una settimana a San Gemini sono state raccolte oltre 400 firme in calce alle tre petizioni rivolte ai Consigli Comunali, al Presidente della Provincia di Terni e al Consiglio Regionale dell’Umbria.
Petizioni finalizzate appunto a supportare la richiesta di inserimento, nel Piano Sangue Regionale e in tutti i documenti ove dovesse essere necessario, l’utilizzo di Unità Mobili di Raccolta Sangue.

“I risultati del primo mese e mezzo di raccolta firme (5.149) - dice il presidente dell’Avis provinciale, Dino Iannaccio - ci rassicura sul raggiungimento di un numero congruo di adesioni con cui proseguire nel Progetto di Unità di Raccolta Mobile, volto alla collaborazione con il Servizio Sanitario Regionale, nell’ambito della riorganizzazione degli Ospedali territoriali, per porre tutti i donatori periodici nella condizione migliore per adempiere all’impegno volontariamente assunto con la cittadinanza”.
 

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