Rifondazione comunista di Perugia aderisce e partecipa alla Manifestazione Nazionale indetta dalla Fiom per il prossimo 9 marzo a Roma. Partiremo da Perugia alla volta della capitale perchè crediamo che quello che sta accadendo in Fiat sia di una gravità inaudita, con il rischio aggiuntivo che possa rappresentare per il capitalismo italiano un modello generalizzato da estendere a tutte le imprese metalmeccaniche e all'intero mondo del lavoro. Il “modello Marchionne” infatti sta determinando che le lavoratrici e i lavoratori non potranno più eleggere i loro rappresentanti sindacali. Così la Fiom, il più grande sindacato metalmeccanico, non potrà più rappresentare le lavoratrici e i lavoratori, indire assemblee, svolgere la sua democratica azione sindacale. E tutto questo perchè la Fiom si è opposta ai ricatti e ai diktat di Marchionne contro il contratto nazionale e il diritto di sciopero.

Nello stesso tempo il governo Monti sta continuando, in perfetta continuità con le politiche di Berlusconi, a scaricare la crisi del liberismo e della speculazione finanziaria su lavoratori, giovani, precari, artigiani, pensionati: dalla controriforma sulle pensioni all'aumento dei carburanti, dalla reintroduzione dell'ICI alle nuove privatizzazioni dei servizi. Non solo. Il governo si accinge ad attaccare nuovamente l'articolo 18 e a proporre la drastica riduzione degli ammortizzatori sociali.

Mentre i dati macroeconomici dimostrano chiaramente da oltre vent'anni che precarizzazione e tagli alla spesa pubblica non fanno altro che aggravare la crisi e impoverire le famiglie, in barba ai teologi del liberismo le misure intraprese dal governo non creano ricchezza ma aumentano il debito che stritola il Paese.
In altri termini, mentre il 2012 sarà per il paese un anno di recessione con il rischio di una nuova ondata di licenziamenti, il governo sta continuando a mettere in campo le stesse politiche che hanno prodotto la crisi. Saremo dunque in piazza con la Fiom il 9 marzo non solo contro Marchionne, ma anche contro Monti, con l'auspicio che da questo appuntamento di lotta si possa anche iniziare un percorso unitario della sinistra politica capace di proporre al paese una seria e credibile alternativa prima che i “tecnici” nostrani completino l'opera di distruzione dei diritti dei lavoratori.

Oscar Monaco, Segreteria Provinciale Prc-FdS Perugia

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