PERUGIA - La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi e il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali hanno aderito allo sciopero del pubblico impiego indetto dalla Uil per venerdì 28 ottobre. “L’adesione delle istituzioni locali alla nostra iniziativa – commenta Marco Cotone, segretario regionale Uil-Fpl – è motivo di grande soddisfazione. Di fatto, è stato condiviso un percorso comune verso una pubblica amministrazione efficace, efficiente ed economica, negli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Un obiettivo che può raggiungersi solo attraverso una profonda azione riformatrice ed azioni come la lotta agli sprechi della politica”.

I responsabili della Uil-Fpl hanno incontrato i vertici delle istituzioni locali nei giorni scorsi. La presidente Marini ha sottolineato come “lo sciopero generale e i contenuti della piattaforma rivendicativa della Uil affrontino i temi del disagio che i dipendenti pubblici stanno vivendo. Si è voluta costruire una denigrazione a priori dell'immagine del lavoratore pubblico, dimenticando che il lavoratore pubblico è parte di quella rete di servizi pubblici fondamentali per il cittadino, a cominciare, ad esempio, da quelli sanitari. Inoltre, alcune questioni come precariato, necessità di rinnovare il contratto di lavoro ed efficienza della pubblica amministrazione non hanno trovato adeguate risposte nell'iniziativa del Governo e nelle risorse finanziarie che vengono continuamente ridotte”.

Così il presidente Guasticchi: “Come Presidente dell’Upi regionale e della Provincia di Perugia esprimo una fortissima preoccupazione perché i tagli che vengono applicati dal Governo con una costanza impressionante sui bilanci degli enti pubblici, hanno una ricaduta devastante su tutto quello che è la catena di servizi da erogare ai cittadini. Quindi, non solo ci vuole una coesione forte tra le istituzioni, ma ci vuole anche una necessaria coesione, anche in termini operativi, per consentire di limare quanto più possibile gli sprechi. Serve una strategia per ottimizzare le risorse e finalizzarle dove realmente possono incidere. Questo è l’obiettivo di questo sciopero, al quale siamo completamente solidali. Il pubblico impiego è, nella stragrande maggioranza dei casi, qualità. Ringrazio la Uil perché ha colto un tema particolarmente delicato affrontandolo nella maniera giusta”.

Infine, il commento del primo cittadino di Perugia: “La forma di lotta che ha scelto la Uil – ha dichiarato Boccali - è una forma estrema per segnalare tutto il disagio nei confronti di un Governo che è sordo alle richieste del pubblico impiego. In questi ultimi anni si è scelto questo settore come un capro espiatorio. C’è molto da riformare: bisogna semplificare il funzionamento della macchina amministrativa, chiedere il massimo della qualità della prestazione ai dipendenti pubblici, limitare qualsiasi forma di abuso di diritti che sono stati conquistati in questi anni nel pubblico impiego. Ciò non toglie, però, che la caccia alle streghe che è stata messa in campo è veramente inaccettabile. Dunque, la mia vicinanza va ai lavoratori pubblici e ribadisco la disponibilità, per quello che sta nelle nostre responsabilità, a sederci e a vedere come possiamo stare dentro al risanamento, senza diminuire la qualità dei servizi e senza ledere i diritti delle persone”.

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