MAGIONE - L’attrice e cantante partenopea, Serena Autieri accolta dal caloroso applauso delle circa trecento persone che ieri, nello splendido scenario di Villa Schnabl a Monte del Lago di Magione, hanno partecipato alla Cerimonia di premiazione della XII edizione del Premio Vittoria Aganoor, ha espresso il desiderio di poter realizzare una fiction sulla vita della poetessa Vittoria Aganoor e del deputato Guido Pompilj.
«Noi artisti – ha dichiarato l’attrice in questi giorni su Canale 5 con la fiction Dov’è mia figlia – siamo sempre in cerca di personaggi interessanti per il nostro lavoro e, certamente, ci troviamo davanti ad una storia meravigliosa, ricca di spunti per poter pensare ad una fiction».

Insieme con il sindaco, Massimo Alunni Proietti, all’assessore Giacomo Chiodini, al direttore della Biblioteca Augusta di Perugia, Maurizio Tarantino, in rappresentanza della giuria, l’attrice ha consegnato la targa ad Oreste Palmiero vincitore della prima sezione, con il carteggio Antonio Fogazzaro – Giuseppe Giocosa edito dall’Accademia olimpica di Vicenza. Ha quindi salutato il pubblico con la lettura di due lettere scritte da Vittoria Aganoor da Napoli complimentandosi con i proprietari di Villa Schnabl, Andrea e Luca Palombaro, per la meravigliosa villa in posizione stupenda sul lago Trasimeno.

L’assessore Giacomo Chiodini ha presentato la seconda pubblicazione “Mio caro amico vi porgo le mani”, curata da Francesco Girolmoni, edita da Futura, raccolta di lettere delle edizioni 2007, 2008 e 2009.
Lettere toccanti e ricche di spunti di riflessione, che hanno entusiasmato il pubblico grazie alla lettura fatta da Alessandro Manzini, del Teatro dei macchiati, quelle che hanno vinto la seconda sezione del premio, dedicata a componimenti in forma di lettera. Primo classificato Giampiero Mirabassi, con una divertente ed amara lettera sugli errori giudiziari; secondo classificato Ruggero Zanatta a cui il tema proposto dal concorso ha dato lo spunto per condensare in un pregevole saggio, frutto di studio e di profonda riflessione, il suo personale modo di concepire l'esistenza dell'uomo e quella di ogni altro essere sulla terra.

Terza classificata Paola Francesca Iozzi una lettera intensa inviata da chi, davanti al dramma di una donna violentata divenuta assassina, riflette sui motivi di chi veramente spinge alla violenza. La giuria ha segnalato, inoltre, le lettere di Emilia Lupetti Coscia, Edoardo Caldarola, Elena Arcari. 

Condividi