Licenziamenti mascherati da trasferimenti alla Fdm di Città della Pieve
Di Armando Allegretti
CITTA' DELLA PIEVE - Stato di agitazione alla “Fdm Document Dynamics” di Città della Pieve. L’azienda offre servizi di gestione di documenti cartacei e informatici, al momento composta da circa 25 lavoratori, è entrata in sciopero dalle 9 di stamattina in quanto sono stati annunciati 3 trasferimenti di personale nella sede centrale di Milano.
Trasferimenti, che a detta di Francesco Ferroni, non sono altro che licenziamenti veri è proprio.
“L’azienda - riferisce Ferroni ad Umbrialeft - aveva annunciato qualche tempo fa un esubero di personale, in seguito ad una crisi di bilancio con perdite rilevanti di fatturato. Esuberi, tra l’altro, senza possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità) che non sono previsti per il settore dei servizi.
I tre trasferimenti previsti riguarderebbero tre donne di cui due al momento in maternità e quindi oggi nemmeno presenti in azienda, ma la cosa che ha del sospetto è il fatto che sarrebbe stato chiesto a queste persone di “istruire” altri dipendenti a svolgere le loro mansioni in azienda. Licenziamenti mascherati da trasferimenti, un colpo basso alle tre lavoratrici della Fdm di Città Della Pieve.
Presente alla protesta dei lavoratori anche il Vicesindaco Fabrizi Fattorini che ha detto: “sono qui a portare la solidarietà del Sindaco di Città della Pieve, Riccardo Manganello e di tutta la Giunta, ai lavoratori della Fdm che si stanno battendo per una questione seria e delicata”.
Mauro Moriconi, della segreteria della Camera del lavoro di Perugia, presente alla protesta stamattina ha sottolineato come si tratti di “un provvedimento inaccettabile trasferire tre persone che possono tranquillamente svolgere a Città della Pieve le mansioni che andrebbero a svolgere a Milano”. “Ricordo, tra l’altro – conclude – che delle tre persone, due sono in maternità quindi il trasferimento è stato richiesto a disprezzo di tutte le normative in materia di maternità, l’altra invece è assunta con un contratto part-time, impensabile dunque potersi trasferire in una città come Milano. Si tratta di veri e propri licenziamenti mascherati per cercare nel tempo di smantellare la sede di Città della Pieve”.
Oggi la mobilitazione dei lavoratori sta continuando, intanto fanno sapere che, lunedì si dovrebbero avere delle risposte e i 25 dipendenti della Fdm si comporteranno di conseguenza.
In questa storia una cosa è certa, la Fdm rappresenta un’azienda importante per Città della Pieve e la sua crisi non fa altro che aggravare una situazione già di per se preoccupante e licenziare indiscriminatamente, come suggerisce il Governo in questo momento significa utilizzare il periodo di crisi economica che stiamo vivendo per legittimare i licenziamenti e non per ridurre la spesa.
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