PERUGIA - L'ex assessore alla Sanita' della Regione Umbria, Maurizio Rosi, e' stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Perugia nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Sanitopoli', con le accuse di falso ideologico e abuso in atti di ufficio.

Al centro delle contestazioni ci sarebbe una delibera regionale del 2009 per l'assunzione di alcuni infermieri e medici, delibera che - sempre secondo quanto riporta 'La Nazione' - riporterebbe alcune cancellature a penna e sarebbe rimasta "aperta per troppo tempo".

Lo stesso Rosi, in una nota divulgata oggi tramite il suo legale, l'avvocato Luciano Ghirga, conferma di essere stato sentito dalla Procura della Repubblica di Perugia quale indagato e di avere "negato radicalmente ogni profilo di illecita' del proprio operato e di quello dell'intera Giunta regionale, ribadendo la legittimita' degli atti adottati e degli ottimi risultati della sanita' umbra, correlati alle esigenze del bilancio regionale".

L'ex assesore, "nel mantenere il doveroso riserbo istruttorio - si legge nella nota -, intende manifestare la propria fiducia nell'operato degli inquirenti e ribadire la propria estraneita' ai fatti contestatigli". Secondo quanto riferisce La Nazione, Rosi e' stato ascoltato nei giorni scorsi dal procuratore Giacomo Fumu e dai sostituti Sergio Sottani e Mario Formisano.

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