PERUGIA - Un Piano pensato per sostenere le attività produttive, specializzando manodopera adeguata per aumentare la produzione; recuperare le attività produttive oggi trascurate, ma che sono ancora fonte di reddito, come l’artigianato artistico; sviluppare progetti e competenze commerciali con l’estero. Così il vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, ha presentato ai membri della terza Commissione consiliare il “Progetto Life”, ovvero il Piano del lavoro e della formazione professionale 2011-2012.

Un punto di riferimento a suo avviso necessario per orientare gli interventi formativi, indirizzati soprattutto ai giovani, “perché – ha spiegato – oltre a soddisfare le esigenze di oggi dobbiamo cercare di dare delle indicazioni per il futuro”. Nell’introdurre i lavori della Commissione, il presidente Luca Baldelli si è detto soddisfatto in quanto “tale Piano raccoglie molte osservazioni giunte anche da questa Commissione”. Secondo quanto riferito da Rossi, alla base del Piano vi è il proposito di mettere insieme e far dialogare i mondi di scuola, lavoro e università spesso scollegati tra loro. “C’è bisogno di dare servizi alle persone (si sta rivedendo il sistema dei centri e degli sportelli del lavoro) e alle imprese”.

La Provincia tramite i suoi sportelli sul territorio effettuerà una selezione accurata dei candidati per i corsi di formazione professionale finalizzata ad alzare il livello degli stessi per creare le condizioni di una occupazione realmente rispondente alle imprese. Con il mondo del lavoro la Provincia aprirà nuovi canali di comunicazione, predisponendo anche una parte del proprio portale internet per incrociare domanda e offerta e inserire i curricula dei candidati. Sono previsti voucher aziendali per lavoratori di imprese che devo essere aggiornati o riqualificati, con finanziamento a sportello previa valutazione di ammissibilità, prevedendo un co-finanziamento da parte dell’azienda. Previsti corsi di formazione per adulti disoccupati, stage aziendali e una retribuzione minima per alcuni settori a bando. Sul versante delle imprese Rossi ha parlato di agevolazioni. “Cercheremo di far transitare on line tutto ciò che sarà possibile. Sburocratizzeremo e faremo qualcosa in più con gli sportelli polifunzionali dove sono già presenti Inps, Inail, … Con Poste Italiane faremo un progetto di smaterializzazione. Allo studio anche una collaborazione con Enel”.

A breve, infine, sarà definito una sorta di regolamento per far sì che le imprese possano accreditarsi come “imprese amiche del lavoro” e con esse stabilire un rapporto privilegiato. Per Michele Martorelli (Pdl) quella messa in campo dalla Provincia “è una sorta di rivoluzione”. A suo avviso rimane fondamentale la creazione di luoghi accoglienti con una serie di figure che si integrano tra loro capaci di prendersi in carico gli utenti e orientarli”. Della stessa opinione Paola De Bonis (Pdl) in quanto, a suo giudizio, è importante che un disoccupato trovi consulenti adeguati. Soddisfatto anche Enrico Bastioli (Socialisti Riformisti): “Abbiamo fatto un percorso dinamico e costruttivo – ha sostenuto - che ora sta dando risultati. L’impianto del progetto è convincente”. “E’ stato colto il senso di come affrontare la crisi – sono state le parole di Laura Zampa (Pd) - e di come utilizzarla per trasformare il negativo in un momento di crescita. C’è l’esigenza da parte degli sportelli giovani di raccordarsi con gli sportelli del lavoro. Questo è un tempo in cui il merito va premiato e sostenuto perché è l’unico che può offrire rilancio all’economia”.

“Stiamo andando nella giusta direzione – ha dichiarato Luigi Andreani (Pdl) - e stiamo cercando di recuperare quella gran massa di giovani che neanche cerca più un’occupazione”. Daniele Pinaglia (Pd) ha fatto osservare come questo tipo di interventi debba comunque essere sempre finalizzato all’occupazione.

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