di Gino Goti*

PONTE SAN GIOVANNI (PG) - Non sappiamo se sorridere e metterci le mani nei capelli per grattarsi il cuoio capelluto. Questi i fatti verificatisi in una centralissima via di Ponte San Giovanni. Giovedì 13 ottobre, giorno di mercato e quindi di traffico intenso per le strade del paese, due squadre di lavoratori per “rinfrescare” segnaletica stradale e strisce pedonali erano all'opera in via Atalanta e nella contigua Via della Scuola.

Questo dopo che a più riprese e da più parti era stato sollecitato l'intervento per dare più sicurezza ai pedoni e maggiori “informazioni” ai sempre velocissimi e distratti automobilisti. E fin qui tutto bene con la soddisfazione degli abitanti di Ponte San Giovanni. A parte però che già il martedì successivo (18 ottobre) molte delle strisce tratteggiate a delimitare la carreggiata erano già quasi invisibili. Ma il fatto che ha fatto spalancare gli occhi agli increduli abitanti di via Atalanta è successo venerdì 21 ottobre. Anche in questo caso di buon mattino una squadra di operai e di tecnici era all'opera con una grossa macchina per “raschiare” la carreggiata di una corsia della strada, direzione scuole e chiesa parrocchiale, mentre altri operai con macchine operatrici spargevano il catrame seguiti da un lento compressore.

Bellissimo e necessario intervento che però è andato a coprire quanto di strisce continue e tratteggiate era stato fatto otto giorni prima. Chi è la mente illuminata o l'ufficio che programma e gestisce questi interventi? A quanto può ammontare lo spreco che si è verificato? Sono domande che qualsiasi cittadino, anche non esperto della materia, si pone avendo piacere di avere delle risposte dalla mente illuminata o dall'ufficio preposto a questi lavori. Ci auguriamo che si sia trattato di un disguido burocratico e che in futuro questi, pur necessari, interventi siano gestiti con più attenzione o che si addebiti il costo a chi ha commesso l'errore e lo spreco.

*Associazione Pro Ponte

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