PERUGIA - E’ verso l’ambito tecnologico-scientifico che gli studenti umbria hanno orientato la loro scelta per l’anno scolastico 2011-2012: a renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria, con delega all’Istruzione, Carla Casciari, evidenziando che “i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, registrano un vero e proprio boom per l’indirizzo Scienze Applicate del liceo scientifico, che passa nelle iscrizioni al primo anno di scuola superiore, dal 2,6 per cento del 2010 al 5,2 per cento del 2011. Nel complesso quindi, gli alunni iscritti al liceo scientifico, compreso l’indirizzo di scienze applicate, rappresentano il 26,6 per cento del totale, con un lieve calo per l’indirizzo artistico, che registra un – 1 per cento”.

Situazione positiva e in controtendenza rispetto al dato nazionale per gli Istituti Tecnici, che hanno registrato un aumento delle iscrizioni del 2 per cento e rappresentano il 30 per cento sul totale degli iscritti. Inoltre, sono incrementate le iscrizioni agli Istituti professionali di circa un punto percentuale, passando dal 17,4 per cento al 18,4 per cento.

“I dati – sottolinea Casciari - confortano le scelte operate dalla Regione Umbria che a dicembre 2010 aveva approvato in Consiglio Regionale il nuovo Piano per l’Offerta formativa, frutto di un lavoro di concertazione territoriale, che poneva particolare attenzione proprio all’istruzione tecnico-professionale caratterizzata da uno stretto collegamento con il mondo del lavoro e con i fabbisogni professionali del territorio, che con l’applicazione della Riforma Gelmini, aveva subito un profondo impoverimento del ventaglio formativo”.

“Il Piano approvato dal Consiglio regionale è biennale – ha ricordato la vicepresidente - e sarà oggetto di monitoraggio e valutazione per inserire eventuali correttivi già allo scadere del primo anno. I criteri che hanno ispirato la ridefinizione dell’offerta e la programmazione possono riassumersi nella volontà di non stravolgere le peculiarità degli istituti presenti sul territorio e offrire agli istituti scolastici uno stimolo a lavorare per ambiti superando la dimensione comunale. L’obiettivo è quello di evitare quindi i localismi, riequilibrando l’offerta didattica sul territorio per garantire così in ciascun ambito la presenza delle diverse tipologie di scuole ed evitare duplicazioni in alcuni territori, lasciandone scoperti altri”.

La vicepresidente ha infine evidenziato che il Piano dell’offerta approvato dalla Regione Umbria ha visto la partenza positiva degli indirizzi programmati, mentre alcune criticità sono state registrate per i pochi casi non autorizzati dall’Ufficio Scolastico Regionale per assenza di iscritti: per l’Istituto ‘Spagna’ di Spoleto relativamente all’indirizzo Economico-Turismo, comunque presente nella Provincia di Perugia agli Istituti Pascal, I.I.S. Ciuffelli-Einaudi di Todi, I.I.S. Patrizi-Baldelli di Città di Castello e presso l’Istituto Comprensivo Mazzini di Magione. In Provincia di Terni non sono stati attivati l’indirizzo Turismo presso l’IIS Casagrande-Cesi di Terni (ma presente e attivato ad Amelia presso ITC e a Orvieto presso ITCG, per il settore Tecnico-Tecnologico, l’indirizzo Agraria Agroalimentare e Agroindustria presso l’IIS Geometri-Artistico”.
 

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