I dati più recenti rilevati dall'Inail palesano che nel 2011 725mila risultano le denunce registrate (-6,6%, ovvero 51.000 rispetto al 2010) e 920 i decessi causati da incidenti sul lavoro (53 in meno rispetto al 2010). Si parla di un aumento del 9,6% delle malattie professionali.

L'industria compare come il settore lavorativo con maggior riduzione di infortuni: il dato è pari al -8,2%, a fronte di un calo occupazionale dello 0,6%; a seguire troviamo l'agricoltura con -6,5%. Pari a -11% invece è il calo nelle costruzioni, dove la riduzione degli occupati è stata -5,3%.

 

Per gli infortuni mortali la contrazione maggiore risulta nei servizi -9,5%, costruzioni -10,6%, industria -3,6%. Sono in aumento invece le morti in agricoltura del 2,7%.
Il dato resta all'incirca uniforme per uomini e donne, senza incidere nulla, ma una differenza importante è stata registrata negli incidenti mortali.
Le donne vittime del lavoro raggiungono il 15,4% in più in confornto allo scorso anno: 90 casi rispetto ai 78 del 2010, un numero elevato e in crescita dovuto in gran parte agli incidenti 'in itinere', che per gli uomini invece calano e risultano -4,4%.

Gli infortuni che hanno interessato i lavoratori stranieri registrano un calo del -3,1%: sono passati dai 119.396 del 2010 ai 115.661 del 2011. I casi mortali da 138 a 141 confermano il decrescere del fenomeno.

 

All'Inail nel 2011 sono stati circa 3 milioni i lavoratori stranieri assicurati, ovvero l'1,3% in più dell'anno precedente e ben il 17,8% in più del 2007. L'aumento è dovuto non solo a un numero maggiore di assunzioni, ma soprattutto alla regolarizzazione di contratti di badanti e colf.

Gli infortuni degli stranieri sono il 15,9% degli infortuni complessivi, quelli dei soli extracomunitari l'11,7%. Per i casi mortali le percentuali sono del 15% e dell'8,8%.

Relativamente all'età degli infortunati, tutte le fasce  hanno registrato nel 2011 un decremento infortunistico.
La fascia che va dai 35 ai 49 risulta la più colpita con il 44% di tutti gli infortuni.
A distinguersi per la contrazione dei casi mortali risulta la fascia di età sotto i 35 anni (-23,2%), a fronte di un calo degli occupati (-3,2%). A seguire la fascia di età degli ultra 65enni (-8,3%) e quella dei 35-49 (-6,2%), mentre si rileva un discreto aumento per la classe 50-64 anni (+6,7%).

Nel 2011 aumentano ancora le denunce di malattie professionali, passando dalle 42.465 del 2010 a 46.558: 4mila in più in un anno (+9,6%) e oltre 17mila in più rispetto al 2007.

 

Fonte: controlacrisi.org

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