In Consiglio provinciale è stata presentata un’interrogazione del capogruppo dell’Idv Franco Granocchia sul problema delle vittime del lavoro. “Da noi c’è un triste primato: i fatti di cronaca ci parlano di fatti agghiaccianti, di lavoratori sfruttati, di morti caricati poi sul furgone e poi scaricati. Questa è l’Umbria del lavoro, e in questo campo non si può né giocare né scherzare. Noi non ci fermeremo”. “Chiediamo quindi un Consiglio provinciale straordinario – ha concluso Granocchia - affinché una volta per tutte si ragioni su questo scottante argomento: dobbiamo combattere dove c’è un forte lavoro nero, dobbiamo fare più controlli”.

La risposta è stata data dal vicepresidente della Provincia Aviano Rossi, che ha spiegato: “Quello che stiamo discutendo è un tema ricorrente nelle nostre iniziative: conosciamo bene il fenomeno, in Umbria sono morte in quest’anno 19 persone, anche se, dato positivo, c’è una leggera flessione per quanto riguarda gli infortuni. Noi saremo soddisfatti comunque solamente se le morti saranno a quota zero”. “Come si interviene? - ha aggiunto Rossi – le norme ci sono e vanno rispettate, è questo il punto fondamentale. Condivido l’idea del Consiglio aperto, per ragionare con chi ha funzioni ispettive. Una novità: come Provincia, nei nostri sportelli, avremo l’Inail come consulente per le aziende”. Nella sua replica Granocchia si è detto parzialmente soddisfatto: ”Bisogna concentrare i nostri sforzi, purtroppo il calo degli infortuni dipende unicamente dal fatto che c’è un calo fisico nel modo del lavoro”.

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