«Non penso più al voto anticipato. Quella di Sel è un'interlocuzione attenta verso l'esecutivo. E non coltivo retropensieri. Non confido nella sventura del governo Monti». Lo afferma il leader di Sel, Nichi Vendola, che, in un'intervista a 'La Repubblica', dice di volersi tenere stretta la 'foto di Vastò, ossia l'alleanza con Pd e Idv, che «è importante perchè evoca un'uscita a sinistra dal berlusconismo». E se il leader Udc Pier Ferdinando Casini la considera destinata a fallire, il governatore della Puglia replica: «Lego il suo protagonismo un pò smodato all'improvviso affollamento di potenziali leader del centro. A fortune elettorali invariate, con oscillazioni dello zero virgola, ci sono troppi contendenti in quell'area». Vendola ipotizza che Casini immagini «alleanze ibride per il futuro. Più che coalizioni politiche, organismi geneticamente modificati. Per il Pd prepara l'abbraccio della morte con il Pdl. Sono pronostici che non fanno onore a chi si sente erede della Democrazia cristiana». Quanto al voto anticipato, «per me oggi l'emergenza non è votare ma svuotare l'Italia dal fango e dalle sedimentazioni di violenza sociale».

Fonte: controlacrisi.org

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