PERUGIA - “Esentare dal pagamento dell’Ici gli immobili destinati all’abitazione degli emigrati umbri all’estero”. E’ quanto propone il consigliere regionale Orfeo Goracci (Prc-Fds) che ha presentato un ordine del giorno con cui si impegna la Giunta regionale ad emanare un atto di indirizzo in tal senso: “Nei modi e nelle forme previste dalla legge, ed eventualmente facendo ricorso alla introduzione di apposite detrazioni da parte dei Comuni”. Goracci (che è anche presidente del Consiglio regionale dell’emigrazione-Cre) spiega che in questi mesi, nei molti contatti avuti con le associazioni ed i cittadini emigrati dell'Umbria, gli è stata più volte sottoposta la questione del pagamento dell'Imposta Comunale sugli Immobili della case di abitazione in Umbria, ritenuta da tutti ingiusta.

“E anche dal mio punto di vista è una ingiustizia – sottolinea il consigliere regionale -, visto che nemmeno i milionari pagano l'ICI sulla prima casa. E quindi è ancor più stridente pensare che debba pagare la quota Ici come seconda casa l'emigrante italiano di 50/60 anni che ha lavorato e vive prevalentemente all'estero, mantenendo la doppia cittadinanza e che ha investito gran parte dei suoi guadagni e risparmi (sicuramente sudati e non da milionari) per costruirsi o ristrutturare la casa nella propria regione”.

Il consigliere Goracci sostiene poi che è “drammaticamente paradossale che Berlusconi e i milionari italiani non pagano l'Ici sulla mega-villa mentre l'operaio lussemburghese o il cameriere della Provenza sì. Su questo argomento – aggiunge - era intervenuto già due anni fa il presidente dell’Arulef (Associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie) Franco Subicini che, richiamando disposizioni in materia fornite dal Ministero delle finanze, sollecitava l’allora presidente della Regione, Lorenzetti ad assumere iniziative finalizzate alla esenzione Ici per residenti all'estero”. 

Condividi