PERUGIA - Si basa sostanzialmente sulla valutazione dei documenti gia' agli atti al momento dell'avviso di conclusione delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio dei pm di Perugia per l'inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi. I magistrati non hanno infatti depositato ulteriori carte. Il giudice sara' quindi chiamato a decidere sulla base del materiale contenuto in decine di faldoni gia' depositati.

I pm Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi hanno chiesto il rinvio a giudizio di 19 indagati accusati a vario titolo di avere fatto parte della presunta ''cricca'' degli appalti e di undici societa' loro collegate. Tra loro il costruttore Diego Anemone, considerato la figura centrale dell'indagine, l'ex sottosegretario Guido Bertolaso e funzionari pubblici come Angelo Balducci. La richiesta di rinvio a giudizio e' ora al vaglio degli uffici del gip di Perugia.

Non ancora fissata la data dell'inizio dell'udienza preliminare, che potrebbe tenersi intorno alla meta' di giugno. Entro lo stesso mese saranno con ogni probabilita' definite le richieste di patteggiamento, alle quali hanno gia' dato parere favorevole i pm, da parte dell'architetto Angelo Zampolini, per riciclaggio, e dell'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, per rivelazione di segreto di ufficio. Reato in base al quale e' stata radicata a Perugia la competenza dell'indagine.

Nelle stesse carte gia' agli atti, secondo i difensori di Bertolaso ci sarebbe, invece, la prova della sua totale estraneita' alle accuse. L'ex capo della protezione civile ha infatti sempre rivendicato la correttezza del proprio comportamento, negando qualsiasi interferenza con la gestione degli appalti.

Per definire completamente l'inchiesta sulla presunta ''cricca'', giunta dalla procura di Firenze, sara' comunque necessario attendere la decisione del Parlamento sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Pietro Lunardi nel troncone che coinvolge anche il cardinale Crescenzio Sepe per l'attivita' svolta quando guidava Propaganda Fide.
 

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