Il circolo PRC Università e Scuola J.Reed esprime forte preoccupazione per l'ennesimo grave atto di criminalità verificatosi questa notte al centro di Perugia. Ma vorremmo come studenti e cittadini di Perugia ribadire un concetto: azioni di questo tipo non si possono prevenire blindando il centro o con l'intervento dell'esercito. Per prevenirle occorre uno sforzo da parte di tutti (istituzioni, associazioni, società civile) di mantenere un centro vivo, frequentato, non un centro storico dormitorio. E poi basta ipocrisie, per combattere radicalmente lo spaccio di sostanze occorre adottare una politica di riduzione del danno, facendo come in Svizzera e in Olanda.

Va infatti cancellata in primis la Fini-Giovanardi che criminalizza l'uso delle sostanze e vanno introdotte le stanze del buco, dove l'eroina viene somministrata gratuitamente ai tossicodipendenti sotto stretto controllo medico, cancellando così siringhe abbandonate, morti di over-dose, spacciatori e furti compiuti da tossicodipendenti per riuscire a comprarsi la dose. Oltre ad abbattere il fenomeno dello spaccio con le stanze del buco a Ginevra è stato verificato che molti tossicodipendenti sono stati recuperati grazie ad un efficace sistema di servizi sociali. Introdurle in Italia creerebbe un enorme danno all'economia mafiosa dello spaccio e contribuirebbe a mappare e debellare il fenomeno della tossicodipendenza curandola appunto come una dipendenza e non come un crimine.

Deve inoltre essere reso legale il possesso e la vendita di Marijuana e dei suoi derivati seguendo il modello Olandese, perché è davvero assurdo e inconcepibile come l'uso molto diffuso che viene fatto dei cannabinoidi sia criminalizzato e a monopolio di organizzazioni criminali che ottengono grossi introiti da una sostanza che invece in Olanda è legale e liberamente venduta (e tassata).Seguendo l'Olanda si sottrarrebbero alle casse mafiose gli introiti di circa 25 tonnellate l'anno di Marijuana, ora invece spacciati nelle nostre città. Inoltre in questi tempi di crisi, le tasse derivanti da questi introiti potrebbero tranquillamente produrre un piano di investimenti in scuola sanità e servizi sociali, oggi invece costantemente tagliati.

Va poi combattuta la mafia radicata in Umbria e nella città di Perugia, perché gli spacciatori che si vedono per le strade non sono che la punta di un Iceberg, si possono arrestare ogni giorno, ma i vertici della criminalità organizzata, della mafia, dell'ndrangheta, non fanno altro che sostituire la bassa manovalanza con della nuova, con disperati che non hanno nulla da perdere, non è insomma tagliando il getto dell'acqua con un coltello che si può sperare di ottenere risultati, per lo meno duraturi.

Occorre dunque rilanciare il centro storico, magari riaprendo i cinema Turreno e Pavone, creando centri aggregativi giovanili, aule studio aperte anche il fine settimana, con un impegno da parte di tutti studenti, cittadini, e istituzioni per tornare a poter vivere un centro storico sicuro perché socialmente presidiato.
Di certo manifestazioni episodiche sull'onda di un'indignazione rispetto ai fatti recenti o manifesti con volti sorridenti che invocano una generica sicurezza lasciano davvero il tempo che trovano.

Michele Frascarelli - Segretario del circolo PRC Università e Scuola J. Reed

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