PERUGIA - “Diamo atto all’assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco dell’attenzione che ha avuto per la nostra denuncia circa la drammatica situazione che l’abusivismo nei viaggi genera per le agenzie in regola, e della sua assicurazione di profondere il massimo impegno per modificare la normativa nel senso da noi richiesto. Ma quello che vogliamo sono atti concreti; se non ci saranno a breve, le agenzie di viaggio umbre ribadiscono la volontà di andare a forme di protesta clamorose: siamo pronti a restituire le licenze, perché stanchi di un sistema nel quale l’illegalità, lungi dall’essere sanzionata e repressa, premia e prolifera indisturbata, a discapito di chi sta nelle regole e dei consumatori. Il livello di sopportazione della categoria è colmo”.

Questa la dichiarazione di Fortunato Giovannoni, presidente del sindacato delle agenzie di viaggio Fiavet-Confcommercio, al termine dell’incontro che il consiglio dell’associazione ha avuto con l’assessore Fabrizio Bracco nell’ambito dello stato di agitazione proclamato dal settore per reazione alla mancanza di efficaci azioni di contrasto del fenomeno dell’abusivismo.

“Siamo di fronte – dichiara Giovannoni – ad una vera e propria economia parallela, che evade il fisco per cifre enormi, mette in pericolo i viaggiatori perché non offre le necessarie tutele e garanzie assicurative previste per legge, e sta mettendo in ginocchio le agenzie in regola. Parliamo di circa 150 strutture in Umbria: se consideriamo che occupano complessivamente almeno un centinaio di dipendenti, e che la maggior parte sono imprese familiari in cui sono impegnati marito, moglie e magari anche i figli, la mancata attivazione dei controlli da parte degli organi preposti – ad oggi i Comuni – rischia di far perdere il lavoro e spesso l’unica fonte di reddito a 400/450 persone! Le agenzie regolari non ce la fanno, infatti, a fronteggiare la concorrenza sleale degli abusivi, sia perché sopportano balzelli e costi – basti pensare alle tasse! - che questi ultimi ignorano, sia perché gli abusivi, non fornendo le necessarie garanzie, con relativi oneri, ai clienti, possono avvantaggiarsi di prezzi più bassi.

Il settore è arrivato all’esasperazione: sono anni che chiediamo interventi seri sul fronte dei controlli – continua il presidente Fiavet – e anni che le cose rimangono immutate. Abbiamo fatto segnalazioni circostanziate di tanti abusivi, per lo più senza che i Comuni preposti ai controlli si attivassero, e talvolta senza neppure una risposta. Non accettiamo più il rimpallo delle competenze tra enti, tanto più che, se gli abusivi agiscono indisturbati, in compenso i controlli sulle agenzie autorizzate non mancano”.
 

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