Di Arm.Alle.

PERUGIA - Due tunisini, uno di 31 anni e l'altro e l'altro di 32, entrambi clandestini e con numerosi precedenti sono stati arrestati dalla Polizia di Perugia
Gli inquirenti ritengono i due soggetti responsabili di aver accoltellato il 3 settembre scorso in pieno centro storico, altri loro connazionali al termine di liti per il controllo dello spaccio di droga.

I due accoltellamenti - ha detto stamattina la Questura - si erano verificati il primo, nel pomeriggio, in Via del Melo (traversa di Corso Garibaldi), dove due giovani tunisini erano stati prima minacciati e poi accoltellati da un connazionale, uno al volto ed un altro ad una mano. Il secondo accoltellamento nella tarda serata del 3 settembre in Piazza Danti, dove un tunisino, dopo una lite, era stato accoltellato al volto da un connazionale.
Le indagini della seconda sezione della squadra mobile sui due episodi si sono basate su quanto riferito dalle vittime e da alcuni testimoni. I due arrestati - spiega la polizia - sono conosciuti già alle forze dell’ordine che li ritiene soggetti di primo piano nello spaccio di piazza, tanto che prima di un loro precedente arresto (a maggio n.d.r.) era stato accertato che esercitavano una sorta di predominio nello spacciare droga nelle zone di Piazza Grimana e di Porta Pesa.

L'ipotesi della polizia è che, una volta usciti di prigione, abbiano voluto in qualche modo sottolineare il proprio ruolo in quelle zone ai connazionali nuovi arrivati.
Questa ipotesi – sottolinea la Questura – è stata confermata da intercettazioni telefoniche attuate nei confronti dei due. In particolare, il tunisino arrestato in via del Melo in una telefonata viene rimproverato da un suo connazionale di aver esagerato ricorrendo al coltello (''Troppo grave, sarebbero bastati degli schiaffi per risolvere il problema'') ma l'arrestato gli risponde di avere avvertito le vittime ''una cinquantina di volte'', senza risultato.

L’uomo, arrestato nel maggio scorso - si apprende dalla Polizia - aveva accoltellato al ventre e ad un braccio tunisino. Anche il secondo tunisino ora in carcere, in più di una conversazione avrebbe fatto chiaro riferimento all'accoltellamento di Piazza Danti, dove peraltro il maghrebino aveva continuato a spacciare.
La mobile di Perugia ha anche accertato che qualche sera prima dell'accoltellamento, c'era stata una rissa tra connazionali sulle scale del Duomo, dopo che il secondo tunisino arrestato aveva lanciato bottiglie verso alcuni che si trovavano in zona.

Il tunisino arrestato è accusato di detenzione di alcuni grammi di eroina e di hascisc e di lesione grave con arma da taglio. All'altro arrestato, oltre alle ferite al volto ed alla mano inferte a due connazionali, viene contestato lo spaccio di stupefacenti.
 

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