PERUGIA - “Il prossimo 6 settembre parteciperò alla manifestazione di Perugia insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori della nostra provincia, per riaffermare le ragioni dell’equità sociale, del lavoro e della democrazia, soprattutto oggi, di fronte a questa crisi che appare sempre più difficile da affrontare e da gestire”.

Sono le parole dell’assessore della Provincia di Perugia Luciano Della Vecchia il quale definisce la manovra del governo ‘iniqua’. “Si tratta di una manovra che ruba il futuro – sottolinea Della Vecchia - che non contiene misure reali per il rilancio dell’economia: invece di intaccare le grandi ricchezze, i grandi patrimoni e i veri privilegi colpisce soltanto i ceti medi e bassi, scaricando ancora una volta solo su questi la responsabilità di ‘salvare’ il Paese.

Rispetto alla decisione di abolire le Province per via costituzionale, va detto che il governo persevera in un atteggiamento solo demagogico, che aggrava l’attacco in corso ai luoghi della democrazia e non intacca veramente ‘la casta’, tant’è che il personale politico di questi Enti è solo l’1,5% del costo generale di questa voce di spesa. Una decisione presa in maniera confusa e senza alcun intento riformatore: i problemi che sorgeranno con l’abolizione delle Province andranno a scaricarsi, come al solito sui cittadini, assisteremo ad un’ulteriore perdita di servizi pubblici fondamentali”.

“Una manovra senza luce e recessiva – conclude Della Vecchia - che pone seri e drammatici interrogativi sul presente e sul futuro del nostro Paese, soprattutto per le giovani generazioni che vengono condannate sempre più alla precarietà o alla disoccupazione, mentre viene salvaguardato con cura quel 10% degli italiani che detiene il 45% della ricchezza, prevalentemente improduttiva, dovuta ai grandi patrimoni e ai trasferimenti finanziari, lasciando il 50% delle famiglie a sopravvivere con appena il 10% della ricchezza nazionale”.

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