di Nicola Bossi

PERUGIA - I laici, libertini e provocatori del Terzo Millennio sono avvertiti: se prima la scomunica arrivava direttamente dai vescovi italiani o dal Papa di Roma, ora - segno dei tempi - l'anatema arriva dalla comunità islamica attraverso i loro influenti Imam che sui simboli religiosi non hanno nessuna intenzione di scherzare o fare arte. Attenzione: non solo ai loro simboli religiosi ma anche a quelli degli altri - altro segno dei tempi -. L'esempio è un provocatorio manifesto pubblicitario di una ditta di vestiti di Napoli: due bellissime modelle - l'ucraina Valusha Dovhanyuk e la polacca Ania Chiz - intepretano delle moderne e assolutamente non caste Maria e Maddalena che di professione una fa la escort e l'altra non è "vergine".

Il primo ad aver chiesto la rimozione dei cartelli è stato Giovanardi e ora sono arrivati anche gli Imam di Perugia e Firenze. Non ha peli sulla lingua Abdel Qader Mohammad, Imam di Perugia, che se la prende con le due modelle che interpretano due dei soggetti della campagna, Maria e Maddalena: "Le due modelle sono al servizio di Satana e danno un messaggio satanico. Per un musulmano e' inaccettabile che una figura come quella di Maria, un simbolo, una figura chiave anche dei testi sacri della nostra religione, venga strumentalizzata per diffondere un messaggio blasfemo. Si tratta di un'operazione disgustosa e condannabile, che trova terreno fertile in un sistema di valori degradato, dove si legittima la prostituzione e dove i giovani vengono "illusi" con la promessa di denaro facile, semplicemente vendendo il proprio corpo. La donna in questa campagna e' accostata in maniera offensiva a figure sacre e intoccabili ed e' inaccettabile per tutti coloro che credono nei valori che queste figure rappresentano".

E qui si apre il dibattito: ma la libertà di espressione dove inizia e dove finisce. E ancora: ora la libertina sinistra di casa nostra che ha sempre sostenuto Islam in nome della multietnicità prenderà posizione, come fatto per Giovanardi?

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