Comunicato di Mediacom043 – Agenzia di informazione diretta da Giuseppe Castellini – sul rapporto “Andamento della mortalità giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19)”, curato dal Dep Lazio.

Nel comune di Perugia ad ottobre l’aumento della mortalità è stato del 19% e “per la settimana dal 28 ottobre al 3 novembre si conferma il trend in crescita della mortalità osservato a partire da metà ottobre in diverse città del nord (Torino, Genova, Milano) e del centro-sud (Roma, Bari, Palermo). A partire da fine ottobre si inizia ad osservare un aumento della mortalità anche a Bologna, Firenze, Perugia, Cagliari e Catania”.

Lo afferma il rapporto del Dep Lazio “Andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19”. Tale ricerca è tra quelle utilizzate dal ministero della Salute per studiare gli effetti dell’epidemia di coronavirus.

I dati riportati sono relativi all’ultima versione della ricerca e presentano racconta quello che sta succedendo nelle 32 città italiane usate come campione, tra cui Perugia. Si analizzano i dati comunicati dalle anagrafi per capire quanti sono stati i decessi in un determinato periodo e si paragona quel numero alla media dei cinque anni precedenti.

Il quadro che presenta Perugia è comunque migliore della media dell’andamento della mortalità registrato nei capoluoghi monitorati sia nel Nord (dove l’incremento è del 22%), sia in quelli del Centro-Sud.

In dettaglio, ad ottobre - in base come detto ai dati dello stesso mese dei cinque anni precedenti – nel comune di Perugia erano attesi 135 decessi, mentre se ne sono verificati 160.

A settembre, poi, il dato di Perugia era nettamente al di sotto della media, con il numero di decessi scesi del 14% rispetto al +2% delle città monitorate del Nord e al +9% di quelle del centro-sud.

Tuttavia, è da evidenziare come Perugia sia tra le città in cui viene evidenziato un aumento della mortalità “a partire da fine ottobre”.

Restando sul mese di ottobre i decessi osservati, rispetto a quelli attesi, sono aumentati di 832 nelle città monitorate del Nord e di 1.002 in quelle del Sud.

Tra le città monitorate che mostrano l’andamento peggiore ci sono Cagliari (+48%), Frosinone (+43%), Genova (+48%), Trento (+36%), Viterbo (+34%), Campobasso (+34%). Tre le città che, invece, mostrano un calo: Civitavecchia (-17%), Bologna (-2%), Messina (-1%).

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