PERUGIA - Italpig, ovvero il Salone della Suinicoltura italiana, è una manifestazione giunta ormai alla 15cesima edizione (Cremona 27 – 30 ottobre nel 2011), ed è il più grande punto di riferimento fieristico per la suinicoltura nazionale ed internazionale. Quest’anno per la prima volta, al fine di premiare l’impegno verso la qualità del prodotto suinicolo nazionale, Cremonafiere, in collaborazione con Banca Cremonese Credito Cooperativo, ha lanciato la prima edizione del Premio FIERA DI CREMONA per la tracciabilità e la qualità della filiera suinicola Italiana. Il concorso, aperto ad aziende di allevamento, fornitrici dell’allevamento e del trasformatore, aziende di produzione di salumi e di distribuzione, ha lasciato lo spiraglio di partecipazione anche per il Consorzio umbro, valutandolo secondo i criteri fissati dal regolamento del concorso stesso da un comitato di alto livello che ha decretato gli esempi di eccellenza di una filiera alimentare tra le più famose a tutelate al mondo. Il concorso ha difatti premiato quattro categorie della filiera: allevamento, innovazione, aziende di trasformazione ed aziende di distribuzione. Il Consorzio del Suino Terra Umbra, si è quindi guadagnato un posto d’onore in uno scenario degno di nota nazionale ed internazionale. Il tutto grazie al solo modus operandi degli attori di una filiera volontaria, che avendo sottoscritto un disciplinare di produzione ed uno statuto consortile, si sono presi un grosso impegno fra di loro e soprattutto con il consumatore.

“Il premio della Fiera di Cremona è stata una bella ed inaspettata soddisfazione per tutti noi; una conferma ad avvalorare il tanto lavoro che c’è alle spalle di un qualcosa ancora molto piccolo come il nostro consorzio”, afferma Paolo Roselletti, consigliere e macellaio socio fondatore del consorzio che ha ritirato il premio domenica.
“Il Premio riconosciutoci, rappresenta e rappresenterà nel vissuto dell’esperienza del Suino Terra Umbra una tappa fondamentale ed importante. Gli sforzi per andare avanti sono notevoli, ma “La passione è l’anima del fare” e la strada della qualità premierà. Molte le cose fatte e tanti altri i progetti in cantiere, il Consorzio si potrebbe rivelare una vera risorsa regionale a 360°. E siamo fiduciosi del fatto che se fuori regione il nostro operato è stato avvalorato, ben presto anche l’Umbria lo riconoscerà”, dice Veschini Ilenia, medico veterinario coordinatore della società consortile e rappresentante della stessa durante il faccia a faccia di domenica dopo la consegna dei premi in Cremona fiere.

Il primo anello di questa filiera, così come di tutte le filiere, è la produzione primaria, quindi l’allevamento. È qui che va puntata l’attenzione maggiore quando si vuole intraprendere la strada della qualità. La norcineria umbra è un must regionale ma anche nazionale ed internazionale. È un must che però è destinato a morire a motivo delle problematiche regionali dei reflui zootecnici e della concorrenza internazionale esistente nel mercato dei suini. I macellai e trasformatori del Consorzio del Suino Terra Umbra, stanno e vogliono andare controcorrente a questa tendenza. Sono fermamente convinti che il must della norcineria umbra possa continuare ad esistere se e solo se esiste il “maiale umbro”, quello allevato e gestito secondo la tradizione, ovviamente nel rispetto dell’innovazione e del miglioramento continuo, ma senza dimenticare e sottovalutare quelli che sono gli elementi che fanno la differenza nel confronto con gli animali prodotti dall’industria.

Il marchio Suino Terra Umbra nasce da un corso di formazione regionale dedicato a medici veterinari ed aziende del settore. La strada quindi poteva essere duplice: la fine di tutto con il termine del progetto formativo o la prosecuzione di un ideale messo in pratica. E così è stato. Il forte attaccamento alla professione di chi da anni è sul campo e lavora e “resiste” alla GDO difendendo la qualità e le realtà locali, è stato l’elemento differenziate ed il punto di forza di tutto. Si è partiti con la redazione di un disciplinare di produzione per la carne fresca, si è andati avanti con la registrazione di un marchio seppur ancora solo commerciale, continuando con la costituzione di un consorzio che sta raccogliendo nuove sottoscrizioni sia da parte di macellai che di allevatori, per continuare sulla strada delle certificazioni per i prodotti stagionati e non solo.

Il consorzio tutela quindi il marchio, la produzione, la lavorazione e la commercializzazione dei capi e prodotti STU, facendo di tracciabilità e trasparenza, etichettatura volontaria delle carni di maiale, qualità, tradizione ed innovazione, produzioni sostenibili, rispetto e salvaguardia del territorio i suoi capi saldi per la tutela in primis del consumatore. 

La filosofia che anima il consorzio è quella dell’informazione/formazione del consumatore, dell’alimentazione sana e delle buone abitudini alimentari, argomento che sta diventando il cavallo di battaglia dell’associazione che tra l’altro verrà presentata il prossimo 17 novembre con una conferenza stampa che si terrà presso l’Etruscan Chocohotel di Perugia alla quale parteciperà la Regione Umbria rappresentata dall’Assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini con parte dello staff dirigenziale dello stesso assessorato, fra cui anche il Dr Buldrini Augusto, attualmente ha confermato la sua presenza anche il Presidente della Seconda Commissione consiliare Chiacchieroni Gianfranco. Presente anche la Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia rappresentata dal Preside Prof. Moriconi Franco e dal prof. Cenci Goga Beniamino Terzo (Dipartimento di Ispezione degli alimenti di origine animale), l’IZS Umbria e Marche almeno nella persona del Dr Sensi Marco, l’associazione Forma.Azione di Ponte San Giovanni quale partner del progetto formativo in ATS con il 3°-PTA di Pantalla ed il Presidente del Centro studi Villla Montesca, Dr Granocchia Giuliano. Fra gli altri invitati a partecipare gli Assessorati regionali all’ambiente a alla sanità, l’ARUSIA, la Provincia di Perugia e Terni, i Sindaci dei comuni ospitanti le attività consorziate (Perugia, Deruta, Marsciano, San Venanzo, Assisi, Castiglione del Lago ed Orvieto), la AUSL n2 di Perugia, la CCIAA di Perugia, l’ordine dei Medici Veterinari di Perugia, l’Università dei sapori, Federcarni, Associazioni di consumatori e giornalisti di settore come Antonio Boco.
 

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